Newsletter Febbraio 2015 - 1

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Newsletter dell'Associazione Tradizione Famiglia Proprietà — Febbraio 2015 — 1

 

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Vittima espiatoria

 

        Gentile ,         

        In questi ultimi giorni si sono avvicendate diverse ricorrenze religiose della massima importanza. Il 31 gennaio abbiamo commemorato S. Giovanni Bosco, un santo che ha impresso un segno indelebile ai secoli futuri, inaugurando un nuovo modo di avvicinare i giovani alla Chiesa. Il 2 febbraio si è celebrata la presentazione di Nostro Signore Gesù Cristo al tempio, detta popolarmente festa della Candelora, perché in questo giorno si benedicono le candele. In Ecuador, il 2 febbraio è anche la festa della Madonna del Buon Successo, apparsa alla fine del Seicento a Suor Mariana di Jesús Torres, sulla quale ci proponiamo di ritornare. Le profezie, infatti, contengono parole per i giorni nostri.

        Per noi, della TFP, il 3 febbraio ricorda un episodio importante nella vita di Plinio Corrêa de Oliveira.

        “La Santa Chiesa è la luce dei miei occhi”, affermava il noto leader cattolico. La crisi che aveva colpito la Mistica Sposa di Cristo lo addolorava profondamente. Una crisi così grave che Paolo VI era giunto a paragonarla a un misterioso processo di “autodemolizione”. Questa triste situazione della Chiesa, che si ripercuoteva poi sulla società, esacerbando i suoi già così gravi problemi, il dottor Plinio la riteneva insolubile senza un aiuto dal Cielo.

        Per affrettare il trionfo del Cuore Immacolato di Maria, come promesso dalla Vergine a Fatima, gli sembrava necessario che alcune anime si offrissero eroicamente in sacrificio, seguendo il tradizionale uso cattolico.

MacchinaPCO        Con questa intenzione, durante una riunione notturna del 1° febbraio 1975, egli si offrì esplicitamente come vittima espiatoria, per il bene della Chiesa e anche della sua opera spirituale, la TFP. Appena trentasei ore dopo, il pomeriggio del 3 febbraio, restò gravemente ferito in un incidente stradale su una strada provinciale (foto a sin.). Pioveva. Il dott. Plinio, con varie ossa fratturate e perdendo molto sangue, giaceva sull’asfalto. Un conduttore si rifiutò di portarlo al Pronto Soccorso: non voleva sporcare i sedili della macchina… Un altro si rifiutò perché “questo qua è già spacciato, non c’è niente da fare…”. Alla fine, fu caricato da un contadino su un vecchio pickup. Arrivando all’ospedale di Jundiaí, in stato di semi-coscienza, disse a chi lo accompagnava: “Non sapete quanto mi dispiace dover arrivare in ritardo per la nostra riunione!”. Mai un lamento uscì dalla sua bocca.

        Dopo diversi interventi, egli tornò a casa su un letto ortopedico, il braccio destro immobilizzato e la gamba sinistra sotto trazione.

          Fu in tali penose circostanze che egli prese conoscenza di una nuova offensiva contro la famiglia in Brasile: la sinistra aveva presentato in Parlamento un disegno di legge di divorzio. Contro il parere dei medici, che gli consigliavano riposo assoluto, dal suo letto di dolore il dott. Plinio organizzò, e poi guidò alla vittoria, una campagna pubblica che riuscì a fermare la minaccia divorzista.

          La vendetta arrivò velocissima. Mentre egli era ancora a letto, incapace di realizzare da solo i compiti anche più semplici, come parlare al telefono o prendere le posate per mangiare, si scatenò contro la TFP brasiliana una feroce campagna pubblicitaria che, nel parere di un noto politico, “avrebbe spodestato qualsiasi governo”. Furono pubblicati sui gornali nientedimeno che 1.923 attacchi in poche settimane.

          Il dott. Plinio guidò la controffensiva, scrivendo tra l’altro una confutazione – “La TFP in legittima difesa” – che ridusse a polvere gli argomenti degli avversari. Poco a poco, la campagna ammainò fino a scomparire.

Plinio desastre        A metà aprile, potendo finalmente uscire da casa, egli si presentò all’improvviso in una riunione plenaria di soci e cooperatori della TFP (foto a sin.). Salutato con lunghi applausi, egli fece poi una conferenza svolgendo una lucidissima analisi della situazione internazionale, e la necessità di avere fiducia nella Madonna. Le sofferenze non avevano affranto il guerriero. Anzi, tornava alla battaglia con più animo che mai. Gli strascichi dell’incidente perdureranno fino alla fine della sua vita. Saranno vent’anni di gravosi sacrifici, da lui sopportati con animo sempre fermo e sereno.

 

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 È ancora in corso la campagna "Supplica Filiale a Papa Francesco sul futuro della famiglia". Per partecipare, clicchi qui

http://www.supplicafiliale.it/?origine=TFP&nazione=Italia

 

        Le chiedo anche di diventare un partecipante all’iniziativa: diffonda questo link fra i suoi conoscenti, lo condivida sulla sua pagina Facebook, lo trasmetta alla sua mailing list. Abbiamo già raccolto più di 70.000 firme. Col suo aiuto vogliamo superare il milione.

        Per qualsiasi comunicazione, inviate una mail a: supplicafiliale@gmail.com.

       

         Ringraziandola anticipatamente, porgo distinti saluti.

       

 

firma loredopicc                                                                                                                            Julio Loredo

 

 

 

 
 

 

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