TFP Newsletter 16 dicembre 2021

TFP Newsletter 16 dicembre 2021

 

 

‍TFP NEWSLETTER 16 DICEMBRE 2021

 

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         Gentile ,

 

        Combattere contro il neo-socialismo che imperversa, lottare a favore della proprietà privata o battersi perché la cattedrale di Notre Dame di Parigi non venga deturpata da un progetto folle, non avrebbe senso se in primis non avessimo in vista la gloria di Dio. Deve essere questa santa molla a spingerci alla disputa pubblica, consci che saremo ricoperti di insulti, sberleffi e persecuzione. Fa parte infatti della nostra vocazione di cristiani subire tutto ciò e allo stesso tempo offrirli al Padre come atto di riparazione. Interrogato sulle condizioni di freddo e vento, un giovanissimo volontario della TFP presente alla manifestazione di protesta contro la prima del film blasfemo Benedetta, ha risposto semplicemente: "Fa parte della riparazione, giusto? Fare penitenza per la Madonna". È molto semplice, ma a volte duro da sentire per le nostre orecchie.

 

                                                                                                        Cordialmente  

Samuele Maniscalco

 

Una visione marxista del mondo dietro gli assegni governativi     

di John Horvat

I programmi del governo non possono risanare famiglie spezzate e comunità distrutte. Solo una rigenerazione morale di valori non economici può farlo. Le devastazioni cagionate dalla solitudine, dalla disperazione e dal suicidio devono essere affrontate riempiendo i vuoti spirituali che incombono sulla vita delle persone e non emettendo assegni governativi.  

 

La proprietà privata è diritto naturale primario, non secondario       

di Ettore Gotti Tedeschi


Padre Matteo Liberatore SJ, che contribuì alla stesura dell’Enciclica Rerum Novarum, spiega la irrinunciabile priorità della proprietà privata. Essa è  necessaria per assicurare la pace, il benessere proprio e quello futuro dei figli. Disporne significa poter realizzare la vera solidarietà personale e fraterna verso il prossimo bisognoso. Ciò che giustifica la volontà di cancellare la proprietà privata è la volontà di rendere l’uomo debole, indifeso e vulnerabile. 

 

Perché il film Benedetta è un film blasfemo e anticattolico     

di Luiz Sérgio Solimeo

Benedetta, un film anticattolico e blasfemo, è uscito negli Stati Uniti il 3 dicembre scorso. Il regista olandese Paul Verhoeven sostiene che il film è una rappresentazione di un evento storico accaduto in un convento italiano nel XVII secolo. Verhoeven, noto per i suoi film violenti ed erotici, inserisce in Benedetta scene di nudità, lesbismo e atti di blasfemia. I cattolici devono protestare di fronte a questa ricorrente campagna di blasfemie contro la divinità di Gesù Cristo, la purezza della Vergine Maria e altri oltraggiosi dileggi. 

 

I cattolici trionfano sul ridicolo mentre protestano contro il film blasfemo Benedetta 

di Jon Paul Fabrizio

 

Questi tempi possono essere giustamente ritenuti tra i più iniqui della storia giacché si promuovono certi oltraggi che non sarebbero mai stati tollerati in passato. Tra questi si annovera il film blasfemo Benedetta. I critici l’hanno descritto come "un'invettiva anticattolica" che "sfocia in una blasfemia gratuita". Tuttavia, l'attacco ha risvegliato alcune anime. Gli sponsor del film non sospettavano che ci potesse essere una certa indignazione aperta e hanno trovato presto un'opposizione pubblica e vocale a questo male. 

 

Notre Dame o Disneyland? Qui si gioca l'identità francese (e nostra)  

di Marco Gervasoni

 

Il contestato restauro di Notre Dame in chiave kitsch-Disneyland investe la campagna elettorale. Intellettuali francesi anche non cattolici vedono nella tutela di Notre Dame un’occasione per difendere il cristianesimo e l'identità francese. La disputa non è più tra laici e cattolici, visto che, tra i difensori della tradizione, vi sono anche laici, agnostici, protestanti ed ebrei mentre dalla parte di chi vuole “decostruire” vi sono Macron e il clero francese progressista. Ma il progetto cela l'obiettivo di decostruire tutto: nazione, genere e famiglia. Un rischio che corre tutto l'Occidente. 

 

La gloria di Dio nell’alto dei Cieli, un aspetto secondario del Natale?  

di Plinio Corrêa de Oliveira

 

In numerose occasioni dell'anno che sta finendo ho sentito parlare di pace, e di uomini di buona volontà. Curioso... mi rendo conto di aver sentito parlare meno, e persino molto meno, della gloria di Dio nel più alto dei Cieli. A dir bene, quasi non ne ho sentito parlare. Neppure implicitamente. Perché mai questo silenzio, mi domando io? Perché gli uomini vogliono tanto la pace? Perché tanti uomini si vantano di avere buona volontà? E perché sono talmente pochi coloro che si preoccupano della gloria di Dio, o mostrano di agire e combattere per essa?

 

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