TFP Newsletter 16 marzo 2022

TFP Newsletter 16 marzo 2022

 

 

 TFP NEWSLETTER 16 MARZO 2022

 

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         Gentile ,

 

         La Russia si è convertita? Davvero la consacrazione fatta da Giovanni Paolo II nel 1984 esaudì la richiesta del 1917 della Madonna? I fatti sembrano dire il contrario, eppure qualcuno ritiene che ciò che la Madonna intendesse per “conversione” fosse solo la fine dello stato sovietico, cosa formalmente avvenuta il 31 dicembre 1991.  Ma si può credere che la Madre di Dio, la Sedes Sapientiae, possa limitare il suo amorevole desiderio di conversione della Russia all’accettazione che essa rimanga nello scisma ortodosso? In mezzo a questi interrogativi, cade a pennello il fatto che Papa Francesco abbia deciso di consacrare la Russia e l’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria il prossimo 25 marzo. Ma perché la consacrazione produca i suoi frutti, è necessario che si uniscano al Papa tutti i vescovi cattolici del mondo, ciascuno nella propria diocesi, così come espressamente richiesto dalla Madonna. A questo proposito le TFP e le associazioni consorelle hanno lanciato una sottoscrizione mondiale chiedendo al Papa di adempiere alla richiesta della Vergine Santissima fatta a Fatima ormai più di cento anni fa..

 

                                                                                                        Cordialmente  

Samuele Maniscalco

 

QUALE CONVERSIONE PER LA RUSSIA?    

di Federico Catani

Da diversi anni nel mondo cattolico c’è chi ritiene che la Russia sia già stata consacrata nel 1984 da papa Giovanni Paolo II e si sia convertita, perché l’URSS è collassata e oggi la Federazione Russa è guidata dal presidente Vladimir Putin, che sarebbe difensore dei valori della cristianità. Dietro questo modo di pensare v’è l’idea che la conversione preannunciata dalla Madonna a Fatima riguardasse non il superamento dello scisma ortodosso ma solo il crollo dell’Unione Sovietica. È plausibile pensare che la Madonna si limitasse solo a quello?

 

SUPPLICA A PAPA FRANCESCO PER CHIEDERE LA CONSACRAZIONE DELLA RUSSIA AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA          


Papa Francesco consacrerà la Russia e l’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria il prossimo 25 marzo. Lo stesso farà, in contemporanea, il cardinale Krajewski a Fatima. Ma per produrre i suoi frutti, è necessario che si uniscano al Papa tutti i vescovi cattolici del mondo, ciascuno nella propria diocesi, così come espressamente richiesto dalla Madonna. Per questo motivo le TFP di tutto il mondo hanno lanciato una sottoscrizione chiedendo al Papa di adempiere alla richiesta della Madonna fatta a Fatima nel 1917.

 

INTERVISTA ALL’UFFICO TFP DI ROMA SULLA SITUAZIONE RUSSIA-UCRAINA E L’AZIONE DELLE TFP IN FAVORE DELLA LITUANIA   

di Dies Iræ

Il sito portoghese Dies Iræ ha pubblicato un'intervista esclusiva a Juan Miguel Montes, direttore dell'ufficio di Roma delle TFP - Tradizione, Famiglia e Proprietà. Ne proponiamo la nostra traduzione all’italiano. Nell'intervista, Montes parla della sua partecipazione attiva alla campagna che la TFP organizzò per l'indipendenza della Lituania e fa considerazioni opportune sul conflitto armato scatenato dalla Russia.

 

LA PRIMA GUERRA MONDIALE POST-MODERNA   

di Julio Loredo

 

Diventa sempre più nitida la percezione che il conflitto che in questi giorni oppone la Russia all’Ucraina sia la prima guerra mondiale post-moderna. Mondiale non nel senso che impegna le forze armate di più Paesi (anche se questa non è un’eventualità da scartare), ma nel senso che colpisce tutto il mondo, scindendo l’opinione pubblica internazionale in due opposti schieramenti, con sempre meno spazio per rimanere “neutrali”. La guerra armata si combatte in Ucraina, ma quella psicologica e delle opposte narrative si gioca a livello planetario.

 

PERCHÉ LA RUSSIA HA INVASO L'UCRAINA 

di John Horvat

Proprio quando tutto sembrava tornare alla nuova normalità, l'anormalità ha colpito ancora. La guerra in Ucraina infuria e sta cambiando il volto del mondo globalizzato. Come le scene di battaglia, il caos regna nella mente di molti. Un risultato finale del conflitto sarà la divisione permanente tra Est e Ovest, che segnerà il fallimento dell'esperimento post guerra fredda. Ci sarà un grande riallineamento geopolitico che potrebbe avere conseguenze drammatiche.

 

GLOBALIZZAZIONE: UN FENOMENO NON IN CRISI MA IN TRASFORMAZIONE   

di Guido Vignelli

 

La crisi bellica recentemente sorta nel cuore dell’Europa conferma l’importanza delle conseguenze geopolitiche prodotte da quel fenomeno ormai dominante chiamato globalizzazione. Tuttavia, bisogna ammettere che la globalizzazione è un fenomeno incoerente e mirante a un fine ambivalente; infatti, in essa operano forze rivoluzionarie che tentano di realizzare due progetti alternativi e rivali.

 

CILE: PROSPETTIVA DI GENERE E RIVOLUZIONE COSTITUZIONALE  

di  Accademia Camerata di Santiago 

Il Cile è un nuovo laboratorio per la Rivoluzione woke e decostruzionista che minaccia tutto l’Occidente. Dopo 30 anni in cui il paese sudamericano ha avuto una storia di successo economico, ma con gravi sviste sul piano culturale e morale, il giovane neo presidente Gabriel Boric e soprattutto la nuova Costituzione in gestione, promettono di trasformarlo radicalmente, ricordando le celebri promesse dei socialisti spagnoli “questo paese non lo riconoscerà neppure la madre che lo ha partorito” (Alfonso Guerra) e “lo rovesceremo come un calzino” (R. de la Borbolla). 

 

TRA I CARDINALI CIRCOLA UN MEMORANDUM SUL PROSSIMO CONCLAVE. ECCOLO    

di Sandro Magister

 

Dall’inizio della Quaresima passa di mano in mano tra i cardinali che eleggeranno il futuro papa un memorandum. Il suo autore, che si firma col nome di Demos, “popolo” in greco, è sconosciuto, ma risulta sicuro padrone della materia. Non si può escludere che sia egli stesso un cardinale.

 

15 marzo/San Clemente Maria Hofbauer  

di Plinio Corrêa de Oliveira

San Clemente Maria Hofbauer (1751-1821), sacerdote redentorista, è noto per lo straordinario impulso dato all’apostolato dei laici nell’epoca della Rivoluzione francese e della Restaurazione. Già ai suoi tempi, che ci sembrano così distanti, personaggi interni alla Chiesa cattolica sostenevano l’idea che di fronte alla Rivoluzione ai cattolici convenisse cedere un po’ per non perdere tutto. Lo stesso concetto, ritenuto assai moderno, oggi adottato - ad esempio - da molti teologi.

 

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