TFP Newsletter 12 aprile 2022

TFP Newsletter 12 aprile 2022

 

 

 TFP NEWSLETTER 12 APRILE 2022

 

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         Gentile ,

 

        Siamo ormai entrati nella Settima Santa in cui la Chiesa celebra i principali episodi del mistero della Passione con cerimonie solenni e piene di significato. Per affrontarle con il giusto spirito, all’inizio di questa newsletter proponiamo tre brani di Plinio Corrêa de Oliveira. Gli altri testi riguardano argomenti di attualità. Auguriamo a tutti i nostri lettori una Santa Pasqua! 

 

                                                                                                        Cordialmente  

Samuele Maniscalco

 

UNA MEDITAZIONE POLITICA SULLA PASSIONE E IL TRIONFO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO      

di Plinio Corrêa de Oliveira

Sul pianeta incombe la minaccia di una guerra totale tra due fazioni che sono “del mondo”. Proponiamo a tal proposito una «Meditazione politica sulla Passione e il Trionfo di Nostro Signore Gesù Cristo» di Plinio Corrêa de Oliveira, in cui il pensatore cattolico rivendica la supremazia della Chiesa e richiama i cattolici al loro dovere. Di fronte all’odierna liquefazione morale e culturale del mondo occidentale, e – mutatis mutandi -  alla speculare ascesa di supposte reazioni sane dall'Est, le parole di Plinio Corrêa de Oliveira risuonano più che attuali: solo la Chiesa ha parole di vita eterna!

 

COME POTÉ IL MONDO ODIARE COLUI CHE FECE TANTO BENE? 

di Plinio Corrêa de Oliveira

Un aspetto importantissimo della Passione è il contrasto tra la santità infinita e l’amore ineffabile del Redentore, e l’insondabile bassezza e implacabile odio di coloro che Lo suppliziarono ed uccisero. In questo contrasto si evidenzia l’irriducibile opposizione tra la Luce - «erat lux vera» (Gv. I,9) - e i figli delle tenebre, tra la Verità e l’errore, l’Ordine e il disordine, il Bene e il male. «Popule meus, quid feci tibi? Aut in quo contristavi te?», «Popolo mio, che male ti feci? In che cosa ti rattristai?». Queste parole, che la Liturgia del Venerdì Santo pone sulle labbra di Nostro Signore, sono proprio al centro del tema enunciato.

 

CONTEMPLANDO LA SACRA SINDONE         

di Plinio Corrêa de Oliveira

Quale significato riveste per noi la contemplazione della Sacra Sindone di Nostro Signore Gesù Cristo? Il volto è simbolo dell'anima. Purtroppo, negli uomini, è un simbolo tante volte mendace, non solo perché questi assumono spesso una fisionomia artificiale per nascondere i propri difetti, ma anche perché per il peccato originale, per i difetti personali e via dicendo, la fisionomia è, pur senza volerlo, spesso ambigua e non esprime adeguatamente l'anima. Ma non era così per Nostro Signore Gesù Cristo che, in quanto vero Dio e vero Uomo, era perfettissimo. La sua fisionomia era espressione perfetta della sua insondabile santità. Dunque, è interessante fissare lo sguardo sul Sacro Volto della Sindone per ravvivare nella nostra memoria sentimenti di così alta pietà.

 

LIBERALISMO CONTRO PUTINISMO: UN FALSO DILEMMA     

di James Bascom

 

Lo scontro tra Putinismo e Liberalismo è un falso dilemma. Nessuna dei due può risolvere la crisi che affligge la società contemporanea. Al contrario, mentre il Putinismo muove guerra dall'esterno all’Occidente, fiore all’occhiello della Chiesa cattolica e i cui resti sono l'ultimo baluardo contro il caos che inghiotte il mondo, il Liberalismo lo distrugge dall'interno. La civiltà cristiana può essere salvata - e di fatto restaurata - solo ritornando agli insegnamenti tradizionali, sociali e morali, della Chiesa: Omnia instaurare in Cristo.

 

RUSSIA-NATO: I FATTI  

di Julio Loredo

Dal Partnership for Peace nel 1994, al Nato-Russia Founding Act nel 1997, alla Dichiarazione di Roma nel 2002, tutti i nuovi accordi furono firmati dalla Federazione Russa, soggetto internazionale, che così se ne assumeva la responsabilità. Gli accordi furono violati una prima volta nel 2014, con l’annessione russa della Crimea. E sono stati violati definitivamente il 24 febbraio scorso, con l’invasione dell’Ucraina.

 

RUSSIA, ISOLA DELLA SALVEZZA?  

di Samuele Maniscalco

 

Le molte crisi che scuotono il mondo odierno costituiscono soltanto molteplici aspetti di un'unica crisi fondamentale che ha come specifico campo d'azione l'uomo stesso. Essa tocca, sì, principalmente l'uomo occidentale e cristiano, ma anche gli altri popoli. Niente e nessuno sfugge alla furia distruttrice di questa crisi plurisecolare. Non esistono isole felici. Nemmeno la Russia di Putin lo è. Analizziamo alcuni fatti.

 

L’ANIMA RUSSA   

di Diego Panetta

La cifra che caratterizza l’anima russa può essere rintracciata nella vocazione alla “unitotalità” – ossia all’unione delle diversità – frutto di una certa radicalità di spirito impressole dal monachesimo, vera forza trainante del cristianesimo orientale. Attraverso questa chiave di lettura è possibile inoltre comprendere la Russia, soprattutto, la sua capacità costitutiva di essere sintesi tra popoli e culture, oltre che tra cielo e terra. Una vocazione altissima che però non potrà dare tutti i suoi frutti, quelli più belli, senza che essa non riconosca in modo dovuto la Sede Apostolica.

 

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