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Newsletter dell'Associazione Tradizione Famiglia Proprietà — Agosto 2013 — 1 |
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Un Ferragosto di sangue e fuocoGentile ,
I nostri amici sanno che non siamo stati tra quelli che accolsero con superficiale speranza le cosiddette “primavere arabe”. Anzi. Seguendo l’opinione di autorevoli analisti, anche a noi sembrava che si stesse semplicemente sostituendo un male con uno peggiore. Un male cento volte più insidioso delle vecchie dittature, giacché portava al centro dello scenario politico le forze islamiste, il cui dinamismo si inseriva in una più ampia rivoluzione di stampo musulmano. Si stava aprendo, insomma, un vaso di Pandora. I gravissimi fatti ora in corso in Egitto sembrano confermare questo giudizio. Mentre la repressione del Governo lascia una scia di sangue e fuoco che non è esagerato qualificare di strage, le forze islamiste si organizzano per lo scontro. Una vera e propria guerra civile in gestazione. A farne le spesse, come al solito, il cristianesimo. La furia dei seguaci di Maometto si è infatti riversata sulle chiese e sulle case religiose. Ecco la testimonianza di Kyrillos William, un cristiano di Assiut, tratto dalla pagina web di Radio Vaticana: “Gli islamisti sono scesi a manifestare; gridavano slogan contro il governo, contro la polizia e contro i cristiani perché sono persuasi dal fatto che questi siano la causa della caduta del regime di Morsi. Hanno bruciato varie chiese, tra queste una delle nostre, quella del convento francescano nella città di Assiut. Hanno scavalcato il muro, sono entrati all’interno dell’edificio, hanno bruciato tutte le macchine. Inoltre, hanno dato alle fiamme l’edicola dove si vendono i souvenir. Dopo aver profanato il Santissimo buttando il tabernacolo per terra, hanno bruciato la chiesa, la sagrestia e tutti gli uffici dei padri che si trovano al primo piano. Hanno completamente distrutto il monastero. Poi hanno bruciato la chiesa ortodossa di san Giorgio, la chiesa dei protestanti, degli avventisti e tanti negozi di cristiani”. Preghiamo per i nostri fratelli egiziani. Stiamo loro vicini in questo momento di prova e di martirio. Ma, soprattutto, apriamo gli occhi a questo cupo panorama di persecuzione e di rivoluzione non tanto lontano dalle spiagge dove, proprio in questi giorni, tanti italiani trascorrono Ferragosto spensierati e rilassati… Cambiamo decisamente argomento. Con un notevole ritardo per il quale chiediamo scuse, dovuto ai molteplici impegni sui quali informeremo nella prossima Newsletter, offriamo ai nostri lettori una notizia sulla partecipazione alla Giornata Mondiale della Gioventù dei giovani dell’Istituto Plinio Corrêa de Oliveira, del Brasile. Cordialmente
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Nella GMG, difesa della civiltà cristiana
Il testo è stato distribuito in vistose campagne pubbliche durante la visita di Papa Francesco al Brasile. Avvertendo che “esistono molteplici tentativi di demolire l’ordine sociale cristiano, e anche l’ordine naturale che dovrebbe prevalere nella società”, il manifesto dell’IPCO chiama “la gioventù cattolica del Brasile e del mondo a difendere, nella sfera pubblica, i perenni principi della civiltà cristiana”. Il documento quindi elenca tali principi: 1) Il diritto di Dio di essere obbedito e onorato pubblicamente; 2) La tutela della vita umana innocente sin dal concepimento; 3) Il rifiuto delle droghe; 4) La castità, chiamata “luce e splendore della giovinezza”; 5) La famiglia fondata sull’unione indissolubile fra un uomo e una donna; 6) Il diritto alla proprietà privata, garantito dal 7° e dal 10° comandamenti; 7) Il rispetto alla natura stessa, che è al servizio dell’uomo; 8) Il dovere di professare e di praticare la fede cattolica con fierezza e senza rispetto umano. Ciascuno di questi principi è spiegato brevemente, in contrasto con gli attacchi che, in concreto, essi subiscono nel mondo di oggi. Alla fine, il documento dell’Istituto Plinio Corrêa de Oliveira presenta la “grande missione” che la Provvidenza ha riservato ai giovani di oggi: “Promuovere il ripristino della civiltà cristiana in tutto il mondo, unica vera soluzione per l’attuale crisi mondiale”. I giovani partecipanti alla GMG hanno accolto l’iniziativa con entusiasmo, a giudicare dalle molte mostre di solidarietà e di appoggio. Molti, soprattutto brasiliani, già conoscevano le attività dell’IPCO, avendo assistito alle sue campagne in altre città. Era frequente che gruppi di ragazzi, brasiliani e non, si avvicinassero ai membri dell’IPCO per farsi fotografare con loro, attratti dal loro atteggiamento cavalleresco e dai simboli, come gli stendardi e le cappe con l’effige del prof. Plinio Corrêa de Oliveira. Per vivacizzare la campagna, una banda suonava musiche religiose, militari e tradizionali. Un buon numero aveva già visto sulla rete il video della vile aggressione perpetrata qualche mese fa da una folla di militanti omosessuali contro i propagandisti dell’IPCO, e quindi si avvicinava per esprimere ammirazione e solidarietà. Così anche molti sacerdoti. Innumerevoli giovani hanno lasciato il proprio nome e indirizzo, nella speranza di mantenere un più stretto contatto. La campagna ebbe ecco sia sulla stampa nazionale sia su quella internazionale. Il contatto diretto dei membri dell’IPCO con migliaia di giovani cattolici di tutto il mondo lascia, dunque, un bilancio nettamente positivo. Per visualizzare un video della campagna, cliccate qui: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=91h-3DqZyoo |
© Associazione Tradizione Famiglia Proprietà, Viale Liegi 44, 00198 Roma. Direttore responsabile: Julio Loredo. Questa Newsletter ha carattere meramente informativo. Se non desidera riceverla più, basta clickare qui Cancellati. Per qualsiasi informazione inviate una mail a info@atfp.it |