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TFP NEWSLETTER 2 GIUGNO 2022 |
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Gentile ,
quando un certo tipo di mondo cade, è naturale che ne sorga uno nuovo con caratteristiche proprie. Ma, mentre per coloro che hanno sposato la Modernità non può esistere un altro mondo al di fuori di quello attuale – che eppure si sta sgretolando sotto le nostre mani, noi cattolici sappiamo d’avere un esempio storico a cui fare riferimento: la Civiltà Cristiana medievale. Ne scorgiamo ancora, qua e là, preziosi resti che, invece di abbattere insieme al vecchio mondo, come vorrebbe la sinistra anarchica e i suoi “compagni di strada”, dobbiamo preservare per costruire un avvenire ancora più splendente. In questo senso, negli Stati Uniti sono sempre più all’ordine del giorno dibattiti su che tipo di società si voglia costruire. Da una parte, una crescente ondata di conservatorismo mette giustamente in questione il sistema liberale per la sua incapacità di soddisfare le necessità più elevate dell’uomo e di mantenere almeno una parvenza di ordine. D’altra parte, anche la “cancel culture” della sinistra mette tutto sotto accusa, con la speranza di far precipitare nel caos totale i resti di una società organizzata. Il risultato è una crescente polarizzazione. A cosa condurrà questa polarizzazione? Ancora non lo sappiamo, possiamo però dire che in sé questo processo ha aspetti positivi che potrebbero risvegliare le coscienze, nel senso di un anelito di “ritorno alla Casa Paterna”. E proprio mentre questo fenomeno avviene in America, sull’altra sponda dell’Oceano una regina festeggia i 70 anni del suo regno. Un regno sì protestante ma capace allo steso modo di incantare con le sue vecchie cerimonie, dalle radici cattoliche, che invitano le anime a principi e considerazioni più elevati. Cerimonie che, anch’esse, sembrano risvegliare in qualche modo aneliti di “ritorno alla casa paterna” di uno dei grandi popoli europei. Del resto, questi aneliti sono presenti non solo nella nazione britannica, ma “ubique terrarum”, in quella notevole porzione di umanità di ogni etnia e condizione che in questi giorni rivolgeranno gli occhi verso Londra alla ricerca del sublime, del simbolico, del bello, di ideali che possano soddisfare i più reconditi bisogni di anime stanche della piattitudine contemporanea.
Cordialmente
Samuele Maniscalco
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DI FRONTE AL COLLASSO DEL LIBERALISMO, DOVE CERCARE SOLUZIONI
di John Horvat
Mentre il liberalismo si schianta e si sgretola, la maggior parte dei liberali esclude che quanto lo ha preceduto possa essere una possibile soluzione. I loro piani per un mondo post-liberale sono costruiti sulle fantasie postmoderne che esso ha generato. Il liberalismo ha anche prodotto il suo opposto, cioè l'autocrazia illiberale. I due schieramenti si basano su simili premesse e ora sono impegnati in una battaglia per un futuro che si vede fosco.
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USA: UNA POLARIZZAZIONE CHE RISCHIA DI FAR SALTARE L’AMERICANISMO
di Julio Loredo
Quello che vediamo oggi negli Stati Uniti è una crescente polarizzazione dell’opinione pubblica cattolica. Mentre c’è una fortissima crescita del tradizionalismo, il progressismo, ancora largamente maggioritario, avanza imperterrito verso aberrazioni sempre più strampalate, come ad esempio le Messe Lgbt. È proprio questa polarizzazione, parallela a quella in atto in campo politico, a costituire la grande novità. Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti si cominciano a mettere in discussione alcuni principi basilari della democrazia americana. Dall’esito di questo dibattito dipenderà il futuro del Paese e, di conseguenza, anche del mondo.
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SBARAZZARSI DELLA ROE V. WADE È SOLO METÀ DELLA BATTAGLIA. IL CLAMOROSO CASO DEL MICHIGAN
di Edwin Benson
La stampa è piena di previsioni terribili se la Corte Suprema degli Stati Uniti dovesse annullare la sentenza Roe v. Wade. Contrariamente però a coloro che prevedono il caos legale, la situazione post-Roe sarà relativamente semplice. Prima della Roe, ogni Stato aveva le proprie leggi che regolavano gli aborti. Se la Corte Suprema annullerà la catastrofica decisione del 1973, quelle leggi torneranno a essere in vigore, a meno che il legislatore statale non le cambi. Lo Stato del Michigan offre un ottimo esempio delle possibilità e dei conflitti che si prospettano.
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I "PATTI DELLA TERRA RUBATA", NUOVO TENTATIVO DI MINARE ALLE RADICI LA CULTURA OCCIDENTALE DELL’AMERICA
di Edwin Benson
Attualmente, in molti campus universitari americani, i più potenti ispettori sono quelli legati ai dipartimenti delle tre parole: "Diversità, Equità e Inclusione". Secondo uno studio della Heritage Foundation, "la promozione della diversità, dell'equità e dell'inclusione (DEI) nei campus universitari è diventata una preoccupazione centrale dell'istruzione superiore". Il compito principale dei dipartimenti DEI è di inculcare il senso di colpa. Uno strumento importante a questo scopo sono i "Patti per la terra rubata", dichiarazioni che obbligano i funzionari universitari ad ammettere che i loro college occupano terre "rubate" ai nativi americani.
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DALLA RETE L'ARCIVESCOVO CORDILEONE SANZIONA LA PELOSI, UNA LEZIONE DI CATTOLICITÀ
di Luisella Scrosati
Sfidato dalla leader democratica su sostegno all’aborto e diritto alla Comunione, l'arcivescovo di San Francisco ha fatto ciò che ogni vescovo dovrebbe fare in circostanze simili: proibire che la Pelosi riceva l’Eucarestia. Ovviamente mons. Cordileone sarà molto criticato per questo sia dai politici sia all’interno della Chiesa, ma la sua lettera di spiegazioni è ineccepibile anche dal punto di vista pastorale.
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PERCHÉ IL NOSTRO MONDO POVERO E UGUALITARIO SI È ENTUSIASMATO PER IL FASTO E LA MAESTOSITÀ DELLA INCORONAZIONE?
di Plinio Corrêa de Oliveira
Il 2 giugno del 1953 Elisabetta II veniva incoronata Regina di Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Ceylon e Pakistan, assumendo così anche il ruolo di capo del Commonwealth. Settant’anni dopo siede ancora sul trono pronta a festeggiare il giubileo di platino. Per commemorare questo evento raro, riproponiamo un articolo di Plinio Corrêa de Oliveira in cui l’autore cattolico brasiliano, a pochi giorni dall’incoronazione, analizzò le cerimonie di insediamento che dettero il via a un regno longevo.
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DUE STILI, DUE MODI DI ESSERE
di Plinio Corrêa de Oliveira
La principessa Elisabetta, erede al trono d’Inghilterra, e la signora Eva Duarte de Perón, moglie del generale Juan Domingo Perón, presidente della Repubblica Argentina, sono state, senza dubbio, le due figure femminili più in vista nel panorama politico internazionale nel 1951. L’una e l’altra rappresentano ideali, princìpi e mondi che collidono, a volte in modo cosciente e violento, a volte in modo implicito ma permanente, in quasi tutti i paesi odierni. Paragonare queste due figure femminili, considerate non personalmente ma come modelli, non implica confrontare due nazioni, ma due modi di essere che esistono ovunque.
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