Gentile ,
La fine dell’ostracismo attorno alla figura di Plinio Corrêa de Oliveira è un atto di vera giustizia. Venticinque anni dopo la sua scomparsa, la coltre di silenzio sulla sua persona si assottiglia sempre di più, mentre si moltiplicano gli studi accademici sulla sua vita e la sua opera. Anche gli autori più critici sono costretti ad ammettere che oggi non è più possibile fare la storia del cattolicesimo del XX secolo senza parlare di lui. Nel 1988, commemorando i 60 anni di militanza cattolica a difesa della civiltà cristiana, Plinio Corrêa de Oliveira descrisse con queste parole la sua scelta precoce di consacrarsi per intero a una causa che molti giudicavano perduta: “quando ero ancora molto giovane, considerai rapito le rovine della Cristianità; ad esse affidai il mio cuore, voltai le spalle al mio futuro, e di quel passato carico di benedizioni feci il mio avvenire!”. I tanti frutti di reazione che oggi vediamo in molte parti del mondo – in mezzo a un processo rivoluzionario che si fa sempre più violento e impositivo – non sono del tutto alieni all'operato di questo grande apostolo controrivoluzionario.
Cordialmente
Samuele Maniscalco