TFP Newsletter 28 luglio 2022

TFP Newsletter 28 luglio 2022

 

 

 TFP NEWSLETTER 28 LUGLIO 2022

 

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         Gentile ,

 

       Una parte del mondo cattolico affronta l’attuale crisi della Chiesa - come per esempio quella che si è manifestata nel “cammino sinodale tedesco” - con un atteggiamento alquanto schizofrenico: da una parte sembra rifiutarne i frutti marci che ormai arrivano un po’ dovunque, dall’altra insiste nel non voler vedere in quelle “aperture al mondo” degli anni Sessanta le premesse che hanno portato ai risultati attuali. Anzi, come rimedio sembra proporre lo stesso virus che ha provocato la malattia. Sarà la catastrofe spirituale ricorrente una buona occasione per aprire gli occhi? O cresceranno ancora cecità e ostinazione?

 

                                                                                                        Cordialmente  

Samuele Maniscalco

 

GERMANIA: IL “CAMMINO SINODALE” … VERSO IL DISASTRO        

di Julio Loredo

 

Lo spirito del cammino sinodale tedesco sembra inserirsi in quello che il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, ha definito come stato di “sinodalità permanente”. Questa formuletta è spacciata come soluzione alla crisi che da tempo attanaglia la Sposa di Cristo, ma la verità è che i fautori di questa débâcle sono gli stessi che oggi propongono un nuovo modello di Chiesa che scardina la sua struttura gerarchica di origine divina. Ma “il rammendo è peggiore dello strappo”!

 

LA CHIESA SEMPRE PIÙ ARCOBALENO? 

di Federico Catani

 

Il logo del Giubileo del 2025 sta facendo discutere per l’uso dei colori così come per il suo ideatore che non è un grafico professionista, bensì un massaggiatore. Sarebbe stato meglio non dare adito ad illazioni su possibili riferimenti al movimento omosessuale. Da quel «Chi sono io per giudicare?» pronunciato da papa Francesco nel luglio 2013, a regnare sovrana in casa cattolica è soprattutto la confusione, determinata da allusioni più o meno velate, pronunciamenti ambigui, frasi contraddittorie, gesti equivoci. In quasi dieci anni di pontificato, gli esempi da citare al riguardo abbondano.

 

SCHIZOFRENIA E AUTODEMOLIZIONE  

di Julio Loredo

    

Leggendo le pagine dell’Irish Catholic, mi sono chiesto: come può questo settimanale cattolico lamentarsi che le cose vadano tanto male e allo stesso tempo rallegrarsi con i fattori che provocano la crisi nella Chiesa? Lagnanze per la malattia, allegria per il virus che l’ha provocata. Raramente ho visto un simile caso di schizofrenia ecclesiale. Com’è possibile non rendersi conto che il cammino intrapreso, almeno dagli anni Sessanta se non prima, ci sta conducendo al disastro?


SORPRENDENTE! COME L'INNOCENZA INFANTILE INFONDE TIMORE NEI DRAG QUEEN 

di John Horvat

 

Improvvisamente, una nuova figura è apparsa sulla scena, invadendo luoghi pubblici, biblioteche e scuole. Il suo aspetto è scioccante e lascivo. Si tratta del drag queen che rivendica il diritto di leggere storielle e di avere così accesso a bambini e ragazzini. L'obiettivo non è appena di esporre i più piccoli a idee immorali. I bambini hanno qualcosa di speciale che terrorizza i drag queen. Per questo motivo, loro li prendono di mira cercando di “liberarli” da una qualità speciale che possiedono. Questa qualità è l'innocenza infantile. 

 

DALLA RETE DIBATTITO/ PERCHÈ AI CATTOLICI TRADIZIONALISTI NON PIACE DUGIN (E NEMMENO EVOLA) 

 

di Franco Maestrelli

 

Questi ultimi mesi hanno visto i media dividersi tra russofili e russofobi. In questa guerra di carta sono apparsi scritti e interviste ad Aleksander Dugin spesso definito l’ispiratore di Vladimir Putin. Per comprenderne il pensiero giunge un piccolo libro di padre Paolo Maria Siano dei Frati Francescani dell’Immacolata intitolato La metafisica del Caos di Aleksander Dugin, edito da Edizioni Fiducia, con prefazione del professor Roberto de Mattei. Il motivo contingente è che taluni scritti di Dugin hanno suscitato un curioso interesse anche da parte di ambienti del tradizionalismo cattolico. La domanda che muove padre Siano è se il pensiero del filosofo russo sia compatibile con la dottrina cattolica.


DONNE «EMANCIPATE, LIBERE E PRODUTTIVE»? NESSUNO MEGLIO DELLE PIE DONNE DEL MEDIOEVO CATTOLICO  

 

di Marco Giglio


Oggi tutto il mondo grida alla libertà e all’emancipazione delle donne. Paradossalmente, il risultato è un altissimo tasso di depressione femminile, nuove forme di schiavitù lavorativa e un obbligo alla carriera che costringe le donne a rinunciare al naturale desiderio di creare una famiglia. Una realtà opposta a quella del Medioevo: ne è un esempio Berta di Svevia, Regina d’Italia.

 

INTERVISTA CONCESSA A 30 GIORNI: FATIMA, PERESTROJKA E TFP  

Nel marzo del 1990 il mensile "30 Giorni" dedicò un ampio servizio al messaggio di Fatima e al suo ipotetico legame con gli accadimenti oltre la Cortina di Ferro. Nel servizio venivano riferite opinioni di persone a diverso titolo interessate al tema, fra cui il professor Plinio Corrêa de Oliveira. L’opinione del pensatore cattolico brasiliano fu espressa all’interno di una lunga intervista da lui concessa al redattore della rivista romana, mai da lui pubblicata in modo integrale.

 

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