TFP Newsletter 20 novembre 2022

TFP Newsletter 20 novembre 2022

 

 

 TFP NEWSLETTER 20 NOVEMBRE 2022

 

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         Gentile ,

 

     Le ultime elezioni presidenziali in Brasile così come quelle di midterm negli USA hanno una cosa in comune: ad ogni tornata elettorale aumenta dentro la società la polarizzazione tra gli schieramenti. In Brasile, se analizziamo con oggettività il risultato, ha vinto il Brasile conservatore. Ma pure negli Stati Uniti, anche se Biden non ha ricevuto quel ceffone sonoro che molti prevedevano e non pochi auspicavano, le cose per la sinistra non vanno affatto bene. Sembra finita quell’era di tolleranza politica per cui l’alternarsi degli opposti schieramenti politici era visto come un movimento naturale dentro i meccanismi della democrazia liberale: quest’ultima sta dimostrando ormai tutti i suoi limiti.

 

                                                                                                        Cordialmente  

Samuele Maniscalco

    

LA VITTORIA DI PIRRO DI UNA SINISTRA CAMUFFATA SU UN BRASILE SEMPRE PIÙ CONSERVATORE E REATTIVO         

Comunicato dell'Istituto Plinio Corrêa de Oliveira


Il risultato del secondo turno delle elezioni presidenziali in Brasile non poteva essere più scoraggiante per la sinistra. La vittoria del candidato Lula da Silva è avvenuta con lo stretto margine di 50,9% a 49,1%, con oltre il 20% di astensione e un altro 5% di voti nulli o bianchi. Fin dall'inizio della "corsa elettorale" c'è stata una grande mobilitazione di praticamente tutto l'establishment per una vittoria di Lula al primo turno. La stampa - e innumerevoli sondaggi d'opinione - suggerivano che questa vittoria era possibile, con un ampio margine di vantaggio superiore al 14%. Il grande vincitore è stato il Brasile conservatore, che molti analisti oggi chiamano Brasile profondo.

 

USA: COME LIBERARSI DAL LIBERALISMO     

di John Horvat


Contrariamente alle aspettative, i democratici non hanno ricevuto il ben meritato schiaffo alle elezioni di midterm. Questa tornata elettorale ha visto, ancora una volta, scrutini al cardiopalma, che alla fine si sono risolti con differenze dell’1-2%, riflettendo un’America molto divisa e polarizzata. Questo sali-scendi rischia di esaurire gli elettori, che anelano invece la normalità. Possiamo quasi parlare della “maledizione” delle elezioni altalenanti. Con l’aumentare della polarizzazione, crescono anche le distanze tra le parti, con un terreno comune sempre più esiguo. Questa altalena non dà segni di voler diminuire, sprofondando il paese sempre più nella crisi. Lo stallo risultante fa sì che non si possa fare nulla di costruttivo. 

 

DALLA RETE UN SINODO AUTODISTRUTTIVO  

 

di Don Gerald Murray

    

Il Segretariato Generale del Sinodo dei Vescovi ha pubblicato la scorsa settimana il Documento di lavoro per la fase continentale del Sinodo per una Chiesa sinodale. Analizzando il testo rimane evidente che oggi nella Chiesa è in corso una palese rivoluzione, un tentativo di convincerci che abbracciare l’eresia e l’immoralità non è peccato, ma piuttosto una risposta alla voce dello Spirito Santo che parla attraverso persone che si sentono emarginate da una Chiesa che finora è stata infedele alla sua missione.

 

CHE COSA È LA TOLLERANZA?  

di Plinio Corrêa de Oliveira

 

Oggi, il termine “tolleranza” è usato in senso esclusivamente elogiativo, come anche i suoi derivati “accoglienza”, “fratellanza”, “misericordia” e via dicendo. La tolleranza è sempre un bene? Oppure vi sono casi in cui è un male, e può costituire perfino un crimine?razia liberale. Ma così si snatura la stessa Chiesa.

 

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