Eresiarchi di oggi e d’un tempo
Di Lucas Cranach il Giovane - ~, Pubblico dominio, wikimedia
di Plinio Corrêa de Oliveira
L’angolo di visuale dottrinale in cui ci troviamo oggi è quello di Leone XIII nella sua profonda e luminosa Enciclica sulla Storia, intitolata "Parvenu à la vingt cinquième année".
Il grande Pontefice insegna che tutto il progresso dell'Occidente cristiano non sarebbe mai esistito senza l'azione soprannaturale della Chiesa. Fu lei a elevare l'umanità all'alto livello morale che raggiunse nel Medioevo; fu lei a insegnare al popolo i principi di saggezza politica e sociale da cui scaturì l'aspetto della civiltà giustamente chiamata cristiana; fu nel suo seno che fiorirono la teologia, la filosofia, le arti e la vita sociale.
Lo scoppio del protestantesimo nel XVI secolo rappresentò la prima rivolta vittoriosa dell'umanità contro la Chiesa di Dio. La Chiesa predicava la sottomissione della ragione alla Fede; la subordinazione dei fedeli alla Sacra Gerarchia; la purezza dei costumi nella sua forma più sublime, cioè il matrimonio monogamico e indissolubile e la perfetta castità per coloro che non vivono nello stato matrimoniale. Il protestantesimo insegnò l'asservimento della fede alla ragione, del governo ecclesiastico al popolo, abolì il celibato per i chierici e istituì il divorzio. La Rivoluzione francese fu, nel XVIII secolo, l'estensione del protestantesimo. Proibì tutti i culti, proclamò la sovranità della ragione, estese il divorzio ai Paesi cattolici e pose tutti i poteri civili alle dipendenze del popolo sovrano, proprio come il protestantesimo aveva posto gli organi di governo ecclesiastici alle dipendenze del popolo. Nel XIX e XX secolo, il comunismo è l'estensione e il parossismo di questa tendenza: uguaglianza assoluta perfino in campo economico, ateismo radicale, amore libero. Insomma, tre rivoluzioni che sono solo tre tappe della marcia del mondo verso un profondo abisso.
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Naturalmente, queste catastrofi in successione hanno prodotto gradualmente i loro effetti sull'ambiente, sui costumi, sull'intera trasformazione della civiltà. Le eresie e gli eresiarchi, considerati in ordine cronologico, divennero sempre più depravati nell'anima e nel corpo, più scandalosi, peggiori. Infatti, quanto più il processo di decomposizione si accentua, tanto più i suoi sintomi diventano attivi. E quanto più l'empietà diventa o si suppone che diventi continua nel suo trionfo, tanto più liberamente mostra la sua vera fisionoma.
Qui, dal pennello di Lucas Cranach Senior, abbiamo un gruppo di uomini con tutta l'apparenza esteriore di gravità, di compostezza, di raccoglimento: da sinistra a destra, Lutero, Giovanni Ecolampadio, Federico il Magnanimo, elettore di Sassonia, Zwingli e Melantone, cioè gli uomini che hanno inondato di sensualità la Germania, la Svizzera, il mondo. Ma tra gli stessi eretici c'erano ancora residui di moralità, residui dell'influenza cattolica: il popolo non avrebbe seguito leader religiosi che non avessero conservato una parvenza di raccoglimento e gravità.
A cosa si è ridotto oggi il residuo dell'influenza cattolica in certi ambienti? Praticamente a zero. E lo spirito degli eresiarchi - che è lo stesso in tutti i secoli e per tutte le dottrine - si mostra oggi molto più cinicamente alla luce del sole.
L'altro nostro cliché mostra un eresiarca del XX secolo, il famoso "Father Divine", che ottiene la benevolenza entusiastica del popolino dei nostri giorni, proprio come l'astuto demagogo Lutero ottenne dal popolo del suo tempo. Il volto del "Father Divine" risplende della gioia di vivere. Tutto il suo corpo sembra saturo di benessere. La sua giovane e bianca fidanzata dà la stessa impressione.
Lo spirito di rivolta della sensualità viveva nel timore e nel segreto nel XVI secolo. E nel XX secolo, la sua vittoria è così grande che si mostra senza ritegno. La fede, la purezza, queste, purtroppo, si immaginano nella contingenza di vivere nascoste...
Fonte: pliniocorreadeoliveira.info - "Catolicismo" Nº 16 - Aprile 1952.