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I Democratici americani hanno perso la loro anima e cercano di recuperarla di nuovo

 

 

di John Horvat

Il libro Where Have All the Democrats Gone? The Soul of the Party in the Age of Extremes (Dove sono finiti tutti i Democratici? L'anima del Partito nell'era degli estremi, ndr) si legge come un libro di memorie degli anni Sessanta. I due autori, John Judis e Ruy Teixeira, entrambi baby boomers, descrivono il massiccio declino della sinistra, soprattutto a partire dagli anni Sessanta.

I due autori, che in precedenza avevano scritto un libro ottimista su una "prossima maggioranza democratica", ora avvertono che il partito ha smarrito la strada e deve presto cambiare rotta.

Sono costretti ad ammettere che i radicali del partito si sono spinti troppo in là e hanno alienato vasti settori dell'opinione pubblica americana che normalmente si sarebbero schierati con il Partito Democratico.

La narrazione che ne risulta è come un ‘viaggio di droga’ anni Sessanta finito male. Un programma che i radicali pensavano avrebbe stimolato un inebriante percorso verso la vittoria ha invece prodotto un incubo psichedelico di panico e sconfitta.

Questo libro del 2023 vuole essere allo stesso tempo una cronaca e offrire delle scuse per le carenze di un movimento che gli autori avevano previsto vincente. Ora si chiedono: ma dove sono finiti tutti i Democratici? Sono diventati "woke", cosa che ha fatto arrabbiare molti americani.

La narrazione liberale dominante fallisce

Per quanto gli autori possano protestare, essi seguono la narrazione liberal dominante, basata sull'ossessione marxista d’interpretare la storia dalla prospettiva economica. Tutto si spiega con il denaro e il potere.

Gli scrittori credono anche nel determinismo storico, secondo il quale la società avanza verso forme sempre maggiori di libertà e progresso attraverso un processo di lotta di classe. Pertanto, l'America deve essere vista da una semplicistica dialettica ricchi contro poveri. Da questo prisma, non c'è molto che possa andare storto.

Tuttavia, tutto è andato storto con questo criterio di valutazione. Le disavventure dei Democratici hanno stravolto la narrazione della sinistra.

Dovrebbero rappresentare i poveri e i lavoratori, eppure il partito ora attrae le élite dell'alta tecnologia, il mondo accademico, i suburbani e il mondo delle aziende "woke".

Il partito si sta continuamente alienando quei "deplorevoli" che un tempo si erano radunati per la sua causa, tra cui le minoranze, le donne e le persone meno istruite. Il G.O.P. (Partito Repubblicano), cioè il "partito oppressore", che una volta attirava il mondo degli affari, ora attrae i lavoratori, i giovani e i religiosi.

Patrocinare chi reagisce

In questa distorta prospettiva di guerra di classe, le spiegazioni sono forzate e paternalistiche. Gli autori insinuano che i lavoratori americani, poveri e oppressi, non capiscano la loro situazione.

La reazione dell'estrema sinistra si riduce a un Donald Trump, che ha saputo sfruttare le frustrazioni dell'uomo comune abbandonato dai liberal. Secondo gli autori, i radicali hanno buone intenzioni, ma hanno esagerato andando troppo lontano, troppo in fretta, troppo presto.

Gli autori del libro sono rivoluzionari riluttanti, figure dell'establishment che lavorano per icone liberali come il Washington Post, riviste e think tank di sinistra un tempo alla moda. Come militanti lasciati indietro dall'avanguardia postmoderna, il loro poco avvincente messaggio è appena di rallentare e moderare i toni.

Una superficialità e un rifiuto di trascendere

Questo mediocre appello conferisce al libro una superficialità che insinua l'assenza di principi permanenti da difendere. Tutto esiste in funzione di questa rivoluzione liberale di sinistra che deve andare avanti, ma lentamente.

Gli autori non si sforzano di trascendere nei temi morali, religiosi o estetici che danno senso e scopo alla vita. La loro prospettiva è puramente secolare, senza alcuno spazio per Dio.

Insomma, un'analisi sterile che mette tutto in ombra. Si nota quindi una sciatteria nei dettagli e un rifiuto di affrontare le sfumature. Gli autori tendono ad accettare affermazioni da tempo confutate (il presidente Trump che mette in gabbia i bambini immigrati) e ad accettare la versione della CNN dei fatti di cronaca.

Le questioni morali sono le più importanti

Tuttavia, questo libro ha alcune intuizioni molto preziose. È più eloquente attraverso ciò che non dice.

Il libro rivela inavvertitamente che il centro di gravità di questa lotta attuale è costituito da questioni morali e non economiche. Pertanto, i conservatori centrano in pieno il bersaglio quando insistono nel combattere la guerra culturale.

Gli autori incolpano questi problemi morali di aver stravolto i processi storici della sinistra. Dicono che se queste preoccupazioni fastidiose sono rimosse, la società tornerà gradualmente al suo corso di sinistra verso una sempre maggiore libertà (e peccato).

Per convincere i lettori ad abbandonare queste distrazioni morali, alla fine il libro consiglia ai Democratici la "soluzione" di "mettere da parte le guerre culturali" e di discutere dei problemi economici generali, sui quali la maggior parte delle persone può trovare un accordo.

Tuttavia, questa conclusione dimostra semplicemente che le questioni economiche sono le meno importanti, non le più importanti. Gli argomenti che suscitano maggiore passione sono quelli che contano di più: Dio, la famiglia, l'onore, la virtù, tra gli altri. Se li si toglie, tutto si riduce alle frustrazioni tipiche di questi tempi.

La sinistra radicale non si ritirerà

La soluzione proposta è paradossalmente anti progresso perché vuole che la storia torni indietro, riportando in auge la narrazione gradualista della sinistra prima che i radicali prendessero in mano il timone e portassero tutto fuori rotta. Cioè, tornare al New Deal e alle politiche liberal del passato.

Questa strategia non farà altro che rallentare, non fermare, la marcia della cultura verso il basso. La destra dovrebbe vederla per quello che è e rifiutarla: una politica inaccettabile che equivale a una lenta resa della società.

Naturalmente, questo appello non convincerà i sostenitori della sinistra, convinti che non si possa rimettere il dentifricio nel tubetto. Così, i radicali di sinistra continueranno a portare avanti le loro agende woke e le loro Drag Queen Story Hours, chiedendo nuovi cedimenti da parte della società e portando questo incubo da viaggi psichedelici di droga ancora più fuori strada, con o senza l’approvazione dell'establishment del Partito Democratico.

Lezioni del libro

Ironicamente, il libro indica la strada da seguire per i conservatori che sono tribolati per l'America. La storia non è predeterminata, come crede la sinistra. Il libro dimostra come gli sforzi di attivisti determinati possano invertire la rotta e creare scompiglio nella sinistra.

 

Fonte: Return to Order, 3 Aprile 2024. Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà – Italia.

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