Il miracolo della Vistola: motivo di speranza
Il panorama tracciato in queste pagine non è proprio roseo. Ma, come ricorda il prof. de Mattei nella sua conferenza sopra riportata, nei momenti in cui il cielo si oscura e tutto sembra perduto, non resta che inginocchiarsi davanti a Maria, rivolgendole una filiale preghiera, sicuri che il Suo aiuto non mancherà e per Lei sarà la vittoria.
Ne sono testimoni i bravi polacchi che, molto inferiori in numero e mezzi, hanno sconfitto l’Armata rossa il 20 agosto 1920 a Varsavia, salvando in questo modo l’Europa occidentale d’una invasione sovietica. Conosciuto come il “miracolo della Vistola”, questo trionfo fu attribuito all’intercessione della Madonna nera di Czestochowa, patrona della Polonia.
Il 15 agosto 1920 l’Armata rossa era alle porte di Varsavia, che stava per capitolare, spianando così la via per l’invasione della Germania. Allora il Papa Benedetto XV raccomandò la recita del Santo Rosario in tutta la Chiesa per ottenere della Vergine Maria il sostegno e la vittoria. Il giornale comunista “Avanti” così derideva l’iniziativa del Pontefice: “Il Papa fa assegnamento sull’intercessione della Madonna. (...) Sta fresco il Romano Pontefice si crede nella efficacia della Vergine! Tre milioni di soldati indossano la divisa russa. (...) Questi soldati e i loro cannoni varranno assai più che non tutti i Rosari del mondo. Fra giorni ne avrete una prova”.
La prova venne, ma a favore dei cristiani e della preghiera. Esattamente il 19 agosto, dopo una lotta accanita, il nemico comunista fu messo in fuga. I soldati polacchi avevano ripreso coraggio nel momento in cui il loro cappellano P. Ignaz Scopick, in cotta e stola, stringendo in mano il Rosario, aveva avanzato alla testa dei battaglioni intonando l’inno alla Vergine Maria.
Tutti si unirono a quel canto di fede e patriottismo. Poco dopo il sacerdote cadeva a terra ucciso. Ma i giovani combattenti, al comando del maresciallo Pilsudski, continuarono a lottare fino alla vittoria. Polonia era libera, l’Europa era salva!