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In viaggio

 

 

di Vincenzo Criscuolo

 

Sabato 21 luglio, raduno dei partecipanti nella spaziosa sede di Cernusco sul Naviglio, a Milano. Io ed alcuni altri arriviamo di pomeriggio in treno, in tempo per visitare la straordinaria basilica di S. Ambrogio, che racchiude in sé sedici secoli di storia milanese. Restiamo allibiti davanti ai vari santi ivi sepolti, al sarcofago di Stilicone, di età tardo romana, all’altare d’oro del Volvino, capolavoro dell’arte longobarda... un vero spettacolo per i sensi, un paradiso dello spirito.

Di sera arrivano altri ragazzi e possiamo quindi riunirci tutti nella sede, dove ci godiamo una bella spaghettata alla napoletana. In attesa della cottura della salsa andiamo in cappella per pregare un Rosario ai piedi della Madonna di Fatima pellegrina. C’è Giancarlo da Napoli, Aldo da Messina, Marco da Bassano del Grappa, Fabrizio da Torino, Piervittorio da Rovigo, Marco da Pinerolo, e ancora Roberto, Plinio, Giulio, Anselmo... Dopo cena, mentre la maggior parte resta nella sala a chiacchierare fino a Dio sa che ora, altri preparano la colazione a sacco per il viaggio, comprsa una bella frittata di spaghetti, omaggio dei nostri amici partenopei. 

Alle prime luci del mattino ci svegliamo. Dopo una breve preghiera ci prepariamo, facciamo colazione e partiamo in due pulmini intorno alle 8,30. Nella prima mezz’ora c’era un grande silenzio, perché non avevamo avuto ancora il tempo di fare amicizia con tutti. Ci mettiamo a pregare e, d’un tratto, diventiamo tutti amici. La gioia della Madonna ci accompagnava! Uno scorcio del lago di Como ed eccoci in Svizzera. 

Prima sosta per rinfrescarsi. Colpisce anzitutto la temperatura: almeno 15° gradi meno dell’Italia. Un’occasione per fare belle foto ricordo nella sfavillante natura svizzera, e anche il primo contatto col caffè non italiano... Valicato il Grande San Bernardo, lambiamo il Principato di Lichtenstein, arriviamo vicino alla storica abbazia di St. Gallen e, per qualche chilometro, entriamo perfino in Austria, costeggiando il bellissimo lago Bodensee. 

Percorriamo strade meravigliose, ricche di natura: montagne, fiumi, alberi dove il dito di Dio ha operato, una natura che ci invita costantemente a contemplare il Creatore. Il paesaggio è ricco anche di monumenti storici: castelli, chiese, torri; si capisce che qui la civiltà cristiana è di casa. Ad ogni passo, il nostro responsabile ci spiega la storia del luogo, l’importanza dei vari monumenti e via dicendo. Così, fra preghiere, chiacchiere e spiegazioni storico-culturali, arriva l’ora del pranzo. 

Ci fermiamo in un’area di sosta in Germania, dove ci colpisce soprattutto l’ordine e la pulizia. Infatti, Ordnung e Reinung sembrano essere due concetti basilari da queste parti. Non possiamo trattenerci dal fare paragoni, il ché innesca una vivace conversazione sulla diversità dei popoli europei. Concludiamo che questa diversità è in sé un bene, poiché riflette le molteplici perfezioni di Dio. È la civiltà cristiana che ha formato questa Europa così ricca. 

Ad un certo punto usciamo dall’autostrada e imbocchiamo stradine regionali. È il nostro primo contatto con la Germania “profonda”, anni luci dallo stereotipo spacciato da noi. Ammiriamo incantevoli paesini, rasi al suolo nella II Guerra mondiale e successivamente ricostruiti in tutto il loro splendore. Ci colpisce soprattutto l’enorme quantità di Crocifissi, Madonne, Santi ed altri simboli religiosi sulle strade. Siamo chiaramente nella Germania cattolica. Cosa sarebbe stata La Germania senza la rivoluzione di Lutero?

 Nel tardo pomeriggio arriviamo al castello di Kleinheubach dove ci dà il benvenuto il Duca Paul von Oldenburg, nipote del proprietario, Principe von Löwenstein. Dopo le assegnazione delle camere abbiamo tempo per farci una bella doccia, dopodiché scendiamo in chiesa per partecipare alla Messa domenicale celebrata in rito romano antico da S.E. Mons. Juan Rodolfo Laise. Dopo cena, l’accogliente serata si conclude e andiamo tutti a letto, un po’ stanchi ma gioiosi. Il giorno dopo ci aspetta l’Università Estiva.