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Il mondo delle TFP

 

"Queste pecore possono mordere..."

Cronaca di una campagna vittoriosa

 

"I cattolici non lanciano fatwa. Questo è un dato di fatto. Ma, in tema di anatema, non hanno da imparare da nessuno. Le pecore possono mordere..."

Ecco l’incipit di uno storico mea culpa del quotidiano Le Monde. Il noto organo della sinistra francese si lamentava di essere stato "sommerso da uno tsunami di proteste" originate dalla TFP americana. Le proteste contestavano una caricatura del celebre disegnatore Plantu, a dir poco sacrilega, che faceva vedere Nostro Signore distribuendo preservativi agli africani, mentre Benedetto XVI osservava preoccupato. Ritenendo intollerabile questo vilipendio alla religione e alla Chiesa, la TFP americana aveva chiesto ai suoi amici di inviare un messaggio elettronico alla direzione del giornale, protestando energicamente. Ecco il risultato, dalla bocca dello stesso Le Monde:

"Il termine levata è debole. Era una tempesta. Di più, un uragano, uno tsunami di proteste. Già all’indomani della pubblicazione della caricatura cominciarono ad arrivare i primi messaggi condannando la ‘bestemmia’ ed esigendo le scuse dal giornale. (...) Ma era appena l’inizio. Durante il weekend e nei giorni successivi, i messaggi si contavano ormai a centinaia, a migliaia, arrivando a un auge il 25 marzo con oltre 500 messaggi ogni ora! Sufficiente per intasare i nostri sistemi di comunicazione. Abbiamo dovuto istallare un nuovo server per evitare che andasse tutto in tilt.

"Qualcosa di inaudito! La formidabile lobby cattolica americana si era mobilitata (...) trainata dalla temibile America Needs Fatima (della TFP americana), che si era già distinta nella denuncia del Codice Da Vinci. (...) Plantu non se lo aspettava. Perfino i suoi disegni più provocatori non avevano suscitato una campagna così amplia, paragonabile - senza però le minacce - alla reazione dei musulmani, nel 2006, in seguito alle caricature su Maometto".

Troppo autoreferenziale per chiedere pubblicamente scuse, Le Monde conclude tuttavia dichiarando tra i denti che "non intendeva ferire i sentimenti religiosi di nessuno". Una cosa è chiara, d’ora in poi ci penserà due volte prima di insultare Nostro Signore Gesù Cristo o la Santa Chiesa...

Una riflessione prima di chiudere. Anche in Italia le caricature sacrileghe non mancano, perfino sulla prima pagina di noti quotidiani. Inutile avviare una procedura penale per vilipendio alla religione (art. 403 del Codice Penale italiano). Più probabilmente finirebbe insabbiata. Ma perché non partono campagne di protesta da parte di realtà — ecclesiali e non — che ne avrebbero la capacità?

A dir vero, nei confronti di Le Monde, in Italia qualche voce si era pure alzata, come quella di Luca Volontè, presidente del gruppo UDC alla Camera. Ma non è partito nessuno "tsunami".

A questo punto ci viene da domandare se, con questo buonismo a volte veramente eccessivo, non siamo noi stessi a stimolare certi atteggiamenti anticattolici. Noi, che dagli Stati Uniti impariamo tante cose — dai jeans ai McDonald — perché non impariamo invece qualcosa di molto più utile per la vita spirituale: il coraggio di essere cattolico?

 

Attività nei Paesi baltici

Curate dall’Ufficio delle TFP a Vilnius, in Lituania, hanno visto la luce tre edizioni — in lituano, lettone ed estone — del libro della TFP americana Defending a Higher Law. Il sottotitolo ci dà anche lo scopo dell’opera: "Perché dobbiamo opporci al ‘matrimonio’ tra coppie dello stesso sesso e al movimento omosessuale". Dedicato alla Sacra Famiglia, il libro offre un’articolata difesa della famiglia e del matrimonio tradizionale, basata sul Magistero della Chiesa e sulla legge naturale.

Il libro conta con l’approvazione di numerose autorità ecclesiastiche, in primis del Cardinale Janis Pujats, arcivescovo di Riga, Lettonia, che ne ha fatto omaggio ad ogni sacerdote del Paese.

Presentato originalmente a Vilnius, l’opera è stata successivamente oggetto di un’ampia campagna di diffusione, sia nelle librerie che nelle chiese e, nondimeno, in vivaci campagne pubbliche realizzate da volontari locali delle TFP in diverse città baltiche.

 

Attività, didascalie delle foto

- Dirigenti delle TFP europee partecipano ad un simposio a Kleinheubach, Baviera, in occasione del centenario della nascita del prof. Plinio Corrêa de Oliveira.

- Cooperatori delle TFP di Polonia, Germania, Slovacchia, Francia e Stati Uniti partecipano alla Marcia per la famiglia e per la vita a Cracovia.

- Portando i caratteristici stendardi rossi col leone rampante, la TFP americana partecipalla March for life in Washington.

- Conferenza serale nella Saint Louis of Montfort Academy, scuola media gestita dalla TFP americana nello stato di Pennsylvania.