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Rosa rosarum

 

di Plinio Corrêa de Oliveira

Immaginiamo che qualcuno offrisse un fiore alla Madonna, naturalmente una rosa. Ella è la Rosa Mistica, Ella è la Rosa di Gerico. Non si potrebbe comprendere, o si comprenderebbe meno, che Le si offra un altro fiore.


Inginocchiato, egli offre alla Madonna la più bella rosa che mai vi fu, che vi sia stata e che vi sarà. La Madonna contempla la rosa e sulle Sue labbra affiora un sorriso incantevole. Qualcosa di soggiacente nel profondo del Suo spirito trova in quella rosa un’espressione. Ed Ella sorride...


Ma quanto è più bello il Suo sorriso della rosa! E quanto, di conseguenza, ciò che esiste nel Suo spirito vale molto di più di ciò che La fece sorridere!


Se Ella accondiscendesse nel offrirci un regalo, noi Le chiederemmo la rosa. E quando la rosa sarà appassita noi la conserveremo con cura, con sotto una scritta: “La rosa davanti alla quale il sorriso sorrise”. Perché ciò che vi era nel Suo profondo valeva molto di più della rosa.


Noi potremmo dire, rivolgendoci a Lei: Rosa rosarum, ora pro nobis! Rosa delle rose, perfezione di rosa, trascendenza di rosa! Rosa nei cui confronti la più bella rosa dell’universo non è che una vaga immagine.


Rosa che fiorisce nel profondo dell’anima di Colei che è una Rosa. Rosa dell’anima, tanto più bella della rosa materiale!

 

(Brani d’una riunione per soci e cooperatori della TFP, San Paolo, Brasile, 10 ottobre 1979. Senza revisione dell’Autore. Foto sopra, Madonna della Rosa, Bartolo di Fredi, 1367)