Condividi questo articolo

Submit to FacebookSubmit to Google PlusSubmit to Twitter

Il mondo delle TFP ottobre 2020

 

#RESTIAMO LIBERI

Mentre il Ddl Zan veniva approvato in Commissione alla Camera, il popolo della vita e della famiglia – riunitosi nella coalizione #Restiamo Liberi – scendeva in più di cento piazze italiane per difendere la libertà di religione e di pensiero, e per dire NO alla deriva totalitaria della sinistra LGBT. Abbiamo manifestato per la libertà di coscienza, la libertà di espressione, la libertà di educazione, la libertà religiosa, la libertà di associazione e la libertà di stampa.

Il Ddl Zan è una legge bavaglio, dittatoriale e liberticida. Se fosse approvata, la Chiesa non potrebbe più insegnare il suo Magistero in tema di sessualità, e la famiglia non potrebbe più scegliere quale educazione dare ai figli. Si potrebbe finire in carcere solo per aver letto certi brani delle Sacre Scritture. In pratica, si configurerebbe una vera e propria persecuzione religiosa, con l’impossibilità per i fedeli di praticare la propria religione.

Attraverso la sua campagna SOS Ragazzi, la TFP italiana sta portando avanti un ingente sforzo, strettamente pacifico e legale, di opposizione al disegno di legge Zan, attravverso una sottoscrizione che ha già raccolto quasi ventimila adesioni. I volontari della TFP hanno poi partecipato a varie piazze di #Restiamo Liberi, dal Nord al Sud.

Un lamento inevitabile: dov’era la Chiesa mentre i suoi figli scendevano in piazza per difenderla?

 

Notre Dame restaurata in modo identico a prima

Grande vittoria in Francia. All’indomani dell’incendio che aveva parzialmente distrutto la cattedrale di Notre Dame, a Parigi, il 16 aprile 2019, le sinistre culturali si erano fatte avanti proponendo restaurazioni avveniristiche, per “riportare la cattedrale alla modernità”. In tal senso, erano stati presentati diversi progetti che, in realtà, avrebbero deturpato gravemente questo monumento simbolo della Cristianità. Inizialmente, lo stesso presidente Macron si era detto favorevole a tale linea progressista.

Immediata la discesa in campo della TFP francese con la campagna “Restaurons Notre Dame à l’identique!”. Ricordando la frase di Victor Hugo “Vi sono mode che fanno molto più male di una rivoluzione”, la TFP francese affermava: “L’unica soluzione degna di questo gioiello della Civiltà cristiana è la restaurazione identica a prima”. Ha quindi avviato una sottoscrizione, che ha raccolto più di centomila firme. Vistose campagne pubbliche di strada hanno poi portato l’iniziativa in tutto il Paese.

Finalmente, cedendo alla pressione, il presidente Macron ha ordinato di restaurare Notre Dame in modo identico a prima. Secondo il ministro della Cultura, Roselyne Bachelot: “Emerge un ampio consenso nell’opinione pubblica. Il Presidente della Repubblica ha quindi deciso che [Notre Dame] sarà ricostruita in modo identico a prima”.

 

Malta: consacrazione al Sacro Cuore

Di fronte alla situazione creatasi per la pandemia, l’Associazione Pro Malta Christiana ha lanciato un manifesto che ha avuto molta eco nel Paese. Dopo aver registrato che la Chiesa si è in pratica arresa al governo socialista, perfino anticipando la chiusura dei luoghi di culto e sospendendo l’amministrazione dei Sacramenti, il Manifesto mette in contrasto tale atteggiamento con l’eroismo di tanti santi che nel passato hanno affrontato le epidemie pur di restare vicino ai fedeli.

Il Manifesto sottolinea che le autorità della Chiesa avrebbero potuto adottare misure sanitarie prudenziali invece di ricorrere alla drastica soluzione di privare i cattolici maltesi dei Sacramenti. Il Manifesto termina con un appello riverente e filiale ai Vescovi di Malta e di Gozo per consacrare pubblicamente le isole maltesi al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria.

USA: Return to Order Rosary Rallies

Per cercare di riportare un clima di tranquillità e di ordine, che permetta un sereno confronto delle idee, la TFP Americana ha lanciato la campagna “Return to Order Rosary Rallies”. Dieci squadre di volontari stanno percorrendo tutte le principali città degli Stati Uniti, recitando il Santo Rosario nelle piazze. A loro si uniscono poi centinaia di cittadini locali, chiedendo alla Divina Provvidenza pace e serenità per il Paese.

I giovani della TFP hanno toccato tutte le capitali regionali, da Augusta nel Maine fino a Sacramento in California. Affrontando il caldo torrido, specie negli stati del Sud, i volontari portavano striscioni proponendo la preghiera del Santo Rosario, protestando contro le misure socialiste imposte da alcuni Governatori, e difendendo la Polizia dagli attacchi anarchici. Ai passanti erano offerti Rosari e medaglie di San Michele.

Un commento reiterato un po’ ovunque dai passanti, al margine della campagna: “Siamo sazi di quella roba virtuale. Vogliamo la roba vera (the real stuff)!”. È una critica, nemmeno velata, ai pastori che, in occasione della pandemia, hanno lanciato la moda delle “parrocchie virtuali”: tutto è trasmesso online e, quindi, non c’è più il bisogno di andare in chiesa. La gente, invece, vuole la testimonianza cattolica lì dove serve: sulle strade.

 

USA: i marinai possono pregare di nuovo

Cedendo alla pressione delle lobby laiciste, che stanno approfittando della pandemia da COVID19 per intralciare le pratiche religiose, il Comando della Marina di Guerra degli Stati Uniti aveva vietato qualsiasi “partecipazione, assistenza o promozione di servizi religiosi in luoghi chiusi”. I trasgressori rischiavano la corte marziale per insubordinazione. L’ordine ledeva palesemente la libertà religiosa dei marinai, tanto più che, nel contempo, permetteva “riunioni sociali, proteste e altre attività collettive”.

Immediata la reazione della TFP americana, che ha lanciato una raccolta di firme chiedendo al Presidente Trump di revocare l’ordine. L’appello ha raccolto quasi ventimila sottoscrizioni in pochi giorni. Rispondendo a questa e altre simili iniziative, l’alto comando navale ha deciso di abrogare il provvedimento. Una grande vittoria per il diritto di praticare la religione!