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Ricordando il Fondatore

 

Fra gli atti in omaggio del prof. Plinio Corrêa de Oliveira, in occasione del 10° anniversario della sua morte, è naturale porre in evidenza anzitutto quelli organizzati a San Paolo del Brasile dall’associazione Tradição Família Propriedade, e che ha coinvolto partecipanti provenienti da quasi venti paesi, compresa l’Italia.

 

Due giorni di celebrazioni commemorative hanno segnato a San Paolo del Brasile il 10° anniversario della scomparsa del prof. Plinio Corrêa de Oliveira. Promosse dai fondatori della Società brasiliana di difesa della Tradizione Famiglia e Proprietà -- TFP, le cerimonie hanno coinvolto anche delegazioni provenienti da quasi venti paesi, compresa l’Italia.

Le festività ebbero inizio la mattina del 3 ottobre con la recita del Santo Rosario davanti al sepolcro del dott. Plinio nel cimitero della Consolazione, dove riposa a fianco sua madre Donna Lucilia. Atto continuo, i partecipanti si sono diretti al Monumento do Ipiranga, luogo di nascita del Brasile come nazione, dove hanno rivolto una fervente supplica alla Madonna Aparecida, Regina e Patrona del Brasile.

 

Messa solenne

L’atto principale ebbe luogo nel pomeriggio, e consistette in una solenne Messa celebrata da S.E. Mons. Juan Rodolfo Laise nella chiesa Nostra Signora del Paradiso, straripante di fedeli.

“Nel corso del XX secolo il dottor Plinio ha difeso la Chiesa contro i totalitarismi comunista e nazista -- disse nell’omelia mons. Laise -- in particolare, egli l’ha difesa contro il processo di ‘autodemolizione’, sia durante il Concilio che dopo. Celebriamo oggi la memoria di un figlio fedele di Dio, militante della Chiesa, coerente nella sua Fede, coraggioso crociato di Cristo, testimone luminoso della Verità, che ha scelto eroicamente il martirio dell’incomprensione e dell’ingiusta persecuzione anziché scendere a patti con la sua coscienza”.

 

“Dieci anni dopo”

La sera, nel corso di un convegno al São Paulo Clube presieduto da una statua pellegrina della Madonna di Fatima, è stato presentato al pubblico il volume Plinio Corrêa de Oliveira. Dieci anni dopo, contenente diciannove saggi in onore del leader cattolico.

In apertura dei lavori, il dott. Luiz Nazareno de Assumpção, già vicepresidente della TFP brasiliana, ha ribadito la continuità dell’opera del dottor. Plinio: “In una conversazione privata egli mi disse una volta: ‘Quando io muoia, spero che la Madonna abbia misericordia di me e mi accolga in Cielo. Però, abbiate fiducia, dal Cielo io continuerò ad essere patrono di questa famiglia spirituale, che sarà come una continuazione della mia storia’”.

“Sono sicuro -- ha continuato il dirigente della TFP -- che in questi dieci anni la sua presenza è stata veramente attuante. Sì, attuante. Per le preghiere che tante e tante persone gli hanno rivolto; per la grande diffusione delle sue opere ed scritti, che hanno spirato migliaia di cattolici in tutto il mondo; per le attività delle associazioni da lui fondate”.

In seguito è intervenuto il presidente della TFP francese, Benoît Belmemans, che ha sottolineato la militanza cattolica del prof. Plinio Corrêa de Oliveira: “Non posso dimenticare una frase del dott. Plinio: ‘Per la Chiesa vuole tutta la mia vita, vuole organizzazione, vuole sagacia, vuole intrepidezza, vuole l’innocenza della colomba ma anche l’astuzia del serpente, la mitezza dell’agnello ma anche l’impeto irresistibile e terribile del leone’. Il dott. Plinio è stato un grande cattolico perché egli ha saputo lottare per la Chiesa tutta la vita. (...) E adesso compete a noi avanzare uniti, sotto la direzione e lo sguardo materno di Maria Santissima. È la lotta del dott. Plinio che continua”.

 

La restaurazione dell’Ordine

L’intervento principale è stato a cura di S.A.I.R. il Principe Dom Luiz d’Orleans e Bragança, Capo della Casa Imperiale del Brasile.

Dopo aver ricordato l’intima amicizia che univa il prof. Plinio Corrêa de Oliveira alla Famiglia Imperiale, Dom Luiz ha voluto approfondire un aspetto fondamentale della sua opera. Egli la definiva una Contro- Rivoluzione, vale a dire una reazione diretta contro il processo di decadenza che, dalla fine del Medioevo, viene distruggendo la Civiltà cristiana e che egli denominava, appunto, la Rivoluzione. Come possiamo meglio definire la Rivoluzione se non con la parola “disordine”?

Basato in S. Tommaso, il dott. Plinio mostrava come Dio ha creato l’universo perfettamente ordinato. Quest’ordine è il riflesso nella creazione delle Sue infinite perfezioni, molteplici nelle loro manifestazioni ma essenzialmente unitarie nella natura divina. La Civiltà cristiana è la realizzazione di quest’ordine nella società temporale. L’odio della Rivoluzione alla Civiltà cristiana è risultato di un odio più profondo all’ordine dell’universo e, quindi, in ultima analisi a Dio. La Contro-Rivoluzione è un movimento per restaurare nel mondo l’ordine, riflesso del piano divino nella creazione.

Ed ecco che, definendo la Contro-Rivoluzione, il dott. Plinio scrive: “Se la Rivoluzione è il disordine, la Contro-Rivoluzione è la restaurazione dell’Ordine. E per Ordine intendiamo la pace di Cristo nel regno di Cristo, ossia la Civiltà cristiana austera, gerarchica, sacrale nei suoi fondamenti”.

“Da questa lotta -- ha concluso Dom Luiz -- è sorta un’opera gigantesca che continua nonostante le persecuzioni, sempre fedele alle linee tracciate dal dott. Plinio e fiduciosa nella promessa della Madonna di Fatima, a chi egli era oltremodo devoto”.