Condividi questo articolo

Submit to FacebookSubmit to Google PlusSubmit to Twitter

Santa Ildegarda: l’omosessualità è la suprema offesa contro Dio

 

Papa Benedetto XVI ha proclamato “Dottore della Chiesa” Santa Ildegarda di Bingen (1098-1179), la “Sibilla del Reno”. Con ciò, ovviamente, le sue opere acquistano più autorevolezza di quanto non avessero prima. Lo stesso Pontefice ha più volte citato la mistica tedesca nelle sue allocuzioni.

Commentando, nel Liber divinurom operum, il versetto 6,8 dell’Apocalisse, la Santa scrive:

«Il serpente antico gioisce per tutte le punizioni con cui l’uomo è castigato nell’anima e nel corpo. Lei, che ha perso la gloria celeste, non vuole che nessun uomo possa raggiungerla. In realtà, non appena si rese conto che l’uomo aveva accolto i suoi consigli, iniziò a progettare la guerra contro Dio, dicendo: “Attraverso l’uomo porterò avanti i miei propositi”.

«Nel suo odio, il serpente ha ispirato gli uomini a odiarsi fra loro e, con lo stesso cattivo sentimento, li ha indotti a uccidersi gli uni gli altri.

«E il serpente disse: “Manderò il mio soffio affinché la successione dei figli degli uomini si spenga, e allora gli uomini bruceranno di passione per gli altri uomini, commettendo atti vergognosi”.

«E il serpente, provandoci godimento, gridò: “Questa è la suprema offesa contro Colui che ha dato all’uomo il corpo. Che la sua forma scompaia perché ha evitato il rapporto naturale con le donne”.

«È quindi il diavolo che li convince a diventare infedeli e seduttori, che li induce a odiare e a uccidere, diventando banditi e ladri, perché il peccato di omosessualità porta alle più vergognose violenze e a tutti i vizi. Quando tutti questi peccati si saranno manifestati, allora la vigenza della legge di Dio sarà spezzata e la Chiesa sarà perseguitata come una vedova».