“Con la grazia di Dio, la nostra generazione fermerà l’aborto”
Noi, europei, abbiamo spesso la tendenza a imitare gli Stati Uniti in tanti aspetti negativi: dalla musica alle mode e ai fast food. Perché, invece, quando da oltreoceano arrivano esempi positivi non li seguiamo? Un esempio, positivo ed entusiasmante, è la crescente militanza prolife della gioventù statunitense. In occasione del 2014 Call to Chivalry Camp, un raduno giovanile organizzato dalla TFP americana in Pennsylvania, i partecipanti si sono trasferiti a Camden, nel New Jersey, per protestare contro la strage degli innocenti davanti agli uffici di Planned Parenthood, la più potente lobby abortista del mondo. Innervositi, i responsabili di PP hanno chiamato la polizia, che ha dato retta ai ragazzi della TFP. Qualche settimana dopo, la scena si è ripetuta in occasione del Louisiana Call to Chivalry Camp, organizzato sempre dalla TFP, quando i ragazzi hanno protestato a New Orleans davanti alla sede locale di Planned Parenthood.
Pellegrinaggio ad Altötting
Un gruppo di volontari della TFP tedesca ha partecipato al tradizionale pellegrinaggio al Santuario di Altötting, nella Baviera meridionale. Organizzato dall’associazione Pro Missa Tridentina, il pellegrinaggio è un appuntamento annuale per coloro (tanti) che prediligono la Messa di sempre, ai sensi del motu proprio Summorum Pontificum di Benedetto XVI. Sono stati due giorni di riunioni e di fecondo convivio, culminati col solenne Pontificale, celebrato nella Basilica di S. Anna da S. E. Mons. Wolfgang Haas, arcivescovo di Vaduz (Liechtenstein) e vescovo coadiutore di Coira (Svizzera). Nella sua omelia, mons. Haas ha sottolineato come, in mezzo al generale disfacimento della società, l’unica ancora sia la Tradizione, unita al coraggio di proclamarla davanti al mondo. Un appello alla lotta culturale e morale in nome della Fede. Il grande peccato di oggi, ha continuato il prelato, è l’indifferenza di tanti cattolici che, corrosi dal relativismo, lasciano via libera al male.