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Il mondo delle TFP

L’OCSE zittisce il rappresentante delle TFP

L’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OCSE) è un ente regionale per la promozione della pace, del dialogo politico, della giustizia e della cooperazione in Europa. Nella 7a sessione di lavoro sul tema “Tolleranza e non-discriminazione”, tenutasi lo scorso 10 settembre a Varsavia, in Polonia, ha parlato un rappresentante delle TFP.

Egli ha denunciato come, sotto il segno della “tolleranza”, le lobby LGBT stiano in realtà imponendo una dittatura che discrimina pesantemente contro i difensori della famiglia tradizionale, e specialmente contro i cristiani, impediti di predicare la dottrina della Chiesa.

Caso insolito, il moderatore ha interrotto il rappresentante delle TFP, chiedendogli di non “discriminare” contro le lobby LGBT. Un caso clamoroso di intolleranza, in un forum dedicato alla tolleranza...

 

Milano: aggressione lgbt

Lo scorso 20 ottobre, un gruppo di attivisti pro-famiglia si è riunito a piazza Oberdan, a Milano, per protestare contro le decorazioni “arcobaleno” della stazione metropolitana di Porta Venezia. Vi hanno preso parte pure alcuni volontari della TFP italiana.

Pochi minuti dopo, un gruppo di militanti lgbt ha cominciato prima a inveire e poi ad aggredire i manifestanti, richiedendo l’intervento delle Forze dell’ordine, che hanno dovuto fare un perimetro di sicurezza intorno al gazebo. È questa la tolleranza che predicano?

 

USA: 21.145 Rosari in pubblico

Lo scorso 13 ottobre, anniversario dell’ultima apparizione di Fatima, la TFP Americana ha promosso ben 21.145 “Public Square Rosaries”, cioè Rosari pregati nelle piazze, in tutti i cinquanta Stati dell’Unione. L’iniziativa, leggiamo in un manifesto, intende “implorare le benedizioni di Dio sulla nostra nazione, specialmente in riparazione per i tanti peccati commessi”. Intende anche impedire che la Fede sia confinata al campo individuale, come vogliono i laicisti.

Proprio i laicisti reagiscono spesso in malo modo, insultando e perfino assalendo i partecipanti ai Public Square Rosaries. “C’è molta ostilità – riferisce John Horvat, dirigente della TFP – non sempre siamo i benvenuti sulle piazze. Chiaramente, la piazza va ritenuta oggi ‘territorio nemico’, luogo di tante manifestazioni blasfeme, libertine o di sinistra, che non trovano nessuna opposizione. I cattolici devono riappropriarsi dello spazio pubblico”.

Pochi giorni dopo, la TFP americana ha tenuto la sua tradizionale National Conference, nella propria sede in Pennsylvania. I diversi relatori hanno fatto una panoramica sulla situazione attuale, denunciando i nuovi pericoli ma segnalando anche i segni di speranza.

 

Estonia: in difesa della famiglia naturale e cristiana

Il ramo estone del movimento contro-rivoluzionario “Tradizione, Famiglia e Proprietà”, chiamato “Fondazione per la protezione della famiglia e della tradizione”, ha realizzato una serie di campagne pubbliche che hanno toccato dieci città: Haapsalu, Pärnu, Viljandi, Valga, Voru, Tartu, Paide, Turi, Rapla e, ovviamente, la capitale Tallinn.

Guidati dal presidente della Fondazione, Varro Vooglaid, i volontari della TFP estone hanno distribuito un manifesto in cui chiedono al Parlamento di introdurre nella Costituzione la definizione di “famiglia” quale “unione tra un uomo e una donna”, per evitare ogni possibile manipolazione in questo tema così delicato.

La campagna ha richiamato l’attenzione di molti cittadini che hanno contattato la TFP per manifestare la loro solidarietà. Ma ha provocato anche alcuni episodi di odio e di furia da parte della sinistra, provocazioni ridicole e prive di ogni argomento.

“Queste campagne di strada hanno per noi un alto valore simbolico perché è stata la prima volta che abbiamo fatto questo tipo di azione, nella tradizione delle TFP. L’esperienza è tanto più preziosa perché ci ha dato una chiara comprensione della dimensione spirituale delle campagne di strada”, ha dichiarato Varro Vooglaid.

“Questa comprensione è fondamentale per noi, soldati della Contro-Rivoluzione. Manifestare in strada è anche una scuola di umiltà. È qualcosa che molti intellettuali non fanno perché impone di uscire dal guscio e mettere in pratica i propri ideali, vivendoli non solo con le parole, ma con le azioni nella vita reale. Questa esperienza deve essere al centro del nostro spirito militante e diventare la nostra seconda natura, così da essere sempre pronti a difendere i nostri ideali non solo a parole ma con le opere, per quanto scomode, sgradevoli o pericolose”, ha concluso Vooglaid.

Nel 1215, Papa Innocenzo III consacrò l’Estonia e la Livonia come la “Terra di Maria”. Possa la nostra campagna in difesa della famiglia continuare la vera battaglia contro-rivoluzionaria in queste terre messe sotto la protezione della Regina Celeste.

Regina Terrae Marianae, ora pro nobis! (Markus Järvi)

 

Olanda: ancora un assalto lgbt

La Biblioteca comunale di Nimega, nei Paesi Bassi, ha avviato un programma di indottrinamento sessuale per i bambini in età prescolare che prevede l’utilizzo di testi ispirati all’ideologia di genere letti da travestiti. I volontari della TFP olandese hanno realizzato una protesta, nel corso della quale sono stati attaccati da militanti lgbt. La Polizia di Nimega non è intervenuta, nonostante fosse stata chiamata. Trascriviamo di seguito un comunicato della TFP olandese

Niente di più innocente che portare un pomeriggio i bambini alla Biblioteca comunale, dove poter ascoltare fiabe e racconti infantili letti da attori professionisti. Di recente, però, la Biblioteca di Nimega ha avviato un programma che prevede la lettura di testi ispirati all’ideologia di genere, da parte di travestiti e militanti omosessuali. Tutto ciò non ha nulla di innocente. Implica, anzi, l’indottrinamento sessuale dei bambini in tenera età. La TFP non poteva rimanere in silenzio.

Siamo andati di fronte alla Biblioteca e, portando i nostri caratteristici simboli, dopo aver pregato tre Ave Maria alla Madonna, abbiamo iniziato la distribuzione di volantini protestando contro questo assalto all’innocenza infantile. All’inizio, la campagna è andata avanti tranquilla. Mentre molte persone accettavano volentieri i depliant, incoraggiandoci a continuare con l’azione, altre lo rifiutavano in modo educato.

Erano presenti diversi media locali, reti televisive, che hanno ripreso la campagna. L’iniziativa dei pomeriggi di lettura LGBT aveva attirato molta attenzione sulla città. Ci hanno intervistato ampiamente sul pericolo che suppone l’ideologia LGBT e l’indottrinamento dei bambini da parte dei travestiti. Abbiamo anche spiegato che il prossimo passo della rivoluzione sessuale sarà l’accettazione della pedofilia. Recentemente, durante la sfilata Gay Pride di Amsterdam, i militanti LGBT hanno distribuito volantini che dicevano: “Anche i bambini hanno il diritto di amare”.

Non era trascorsa nemmeno mezz’ora, quando sono sopraggiunti i militanti LGBT, con cartelli, sirene e spray di brillantina. Hanno cominciato a spintonarci facendo gesti osceni. Un’ora dopo, i nostri vestiti erano tutti sporchi e stracciati. Uno dei nostri è stato buttato a terra. Ci spruzzavano brillantina negli occhi. Cercavano anche di provocarci con atteggiamenti volgari.

La situazione non è degenerata solo per la gran calma che abbiamo mantenuto, con l’aiuto della Madonna, senza mai reagire per le rime di fronte a una tale aggressione. Molti passanti si sono schierati dalla nostra parte, inveendo contro i militanti LGBT. Una signora ha detto: “L’aggressività di questi attivisti è ridicola! Siamo con voi!”. Abbiamo già realizzato campagne in difesa della famiglia in tutto il Paese, ovunque contando sulla protezione della Polizia locale. Ad Amsterdam, per esempio, un ufficiale ci ha detto: “Voi siete benvenuti, siete pacifici e ordinati. Per noi è importante difendere la libertà di parola”. Anche a Gouda, il comandante ci ha rincuorato: “Molte persone a Gouda sono d’accordo con voi”.

Invece, la Polizia di Nimega si è dileguata… Era già successo a marzo, quando un gruppo di dodici volontari della TFP era stato attaccato da un centinaio di militanti LGBT sotto lo sguardo indifferente della Polizia. In quell’occasione hanno anche fatto a pezzi i Rosari che tenevamo in mano.

Quando la situazione di fronte alla Biblioteca rischiava di andare fuori controllo, abbiamo chiamato il numero di emergenza 112. La Polizia, però, non si è presentata. Dopo, in modo privato, un ufficiale ci ha confidato che non possono toccare un militante LGBT, anche quando costui si comporta in modo aggressivo. Rischiano un procedimento disciplinare per “omofobia”, che può risultare anche in una denuncia penale. In altre parole, hanno le mani legate.

Qual è il valore della libertà di parola quando i cattolici non possono difendere pubblicamente la legge divina e naturale?

Noi della TFP olandese, con l’aiuto della Madonna, non abbandoneremo mai la battaglia, né qui a Nimega né in altri luoghi. Vale la pena difendere la famiglia. Il futuro dei Paesi Bassi dipende dal nostro rispetto per i comandamenti di Dio.

 

Brasile: anche i monarchici presenti

Il movimento monarchico non poteva mancare all’appuntamento con la storia, partecipando attivamente all’immensa ondata anti- socialista che ha spazzato via il governo del Partito dei Lavoratori in Brasile. Ricordiamo che gli ultimi sondaggi mostrano un 35-40% della popolazione favorevole alla restaurazione dell’Impero.

I giovani monarchici, insieme al principe imperiale del Brasile, Dom Bertrand d’Orleans e Braganza, hanno partecipato alle varie manifestazioni. Il Principe è anche intervenuto nella grande sfilata pro-vita realizzata a San Paolo.