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March for Life 2022

No exception! No compromise! E il movimento pro-life va avanti!

 

Sfidando temperature abbondantemente sotto lo zero, e restrizioni sanitarie non meno proibitive, oltre centomila americani hanno sfilato per il centro di Washington D.C. nel 49° anniversario della decisione della Corte Suprema nota come Roe v. Wade che, nel 1973, aprì le porte al massacro degli innocenti negli Stati Uniti. Era la March for Life. La sera, la tradizionale Rose Dinner ha chiuso in bellezza una giornata tutta dedicata alla vita. Come sempre, anche se la marcia è strettamente laica, e quindi aperta a tutti, la presenza cattolica è stata dominante. Da segnalare la massiccia participazioni dei giovani.

Il clima era di prudenziale ottimismo. La vittoria sembra sempre più vicina. Mentre diversi Stati stanno approvando, per via referendaria, leggi più restrittive, forzando le cliniche abortiste a chiudere battenti, la Corte Suprema sta esaminando un caso che potrebbe segnare la svolta definitiva. Se negli anni ’70 c’era una netta maggioranza in favore dell’aborto, grazie all’incessante azione dottrinale dei pro-life adesso la proporzione è in pareggio.

Il segreto della vittoria sta nella stessa strategia adottata dal movimento per la vita americano: No exception! No compromise! Aborto no, no e poi no. Senza se e senza ma. Tutto ciò sommato a una lodevole capacità di unirsi in vaste coalizioni a livello nazionale, che poi fanno leva sulla politica attraverso appositi organismi con sede nella capitale federale. In vistoso contrasto con ciò che succede in tanti paesi europei, dove prevale invece lo spirito possibilista e una radicata incapacità di lavorare insieme.

Protagonista sin dall’inizio delle March for Life, la TFP americana ha sfoggiato i suoi stendardi e simboli. Non poteva nemmeno mancare la Holy Angels Fanfarre, la banda musicale della TFP, con i suoi cornamusieri vestiti a rigore, ormai diventati quasi un marchio dell’evento.

Durante la marcia, i giovani della TFP hanno distribuito un comunicato: “Un’America post-aborto dovrebbe rigettare l’intera rivoluzione sessuale. L’America deve tornare a Dio, restaurando la cultura della purezza”. Nelle seguente pagine diamo ampi stralci di questo documento.