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“Il più alto esponente del pensiero cattolico e il più fedele difensore della Tradizione”

 

È stata recentemente ritrovata nell’archivio di mons. Geraldo de Proença Sigaud (1909-1999), arcivescovo di Diamantina, Brasile, una lettera a lui indirizzata nel 1965 dal cardinale Giuseppe Pizzardo, Prefetto della Sacra Congregazione dei Seminari e delle Università. La missiva rispondeva a una richiesta che, insieme a mons. Antonio de Castro Mayer, vescovo di Campos, mons. Sigaud aveva indirizzato al Vaticano sollecitando la nomina di Plinio Corrêa de Oliveira a Uditore nella terza sessione del Concilio Vaticano II.

Un anno prima, a proposito del libro La libertà della Chiesa nello Stato comunista, pubblicato a Roma nel gennaio 1964, lo stesso porporato aveva inviato a mons. de Castro Mayer una lettera che definiva l’opera di Plinio Corrêa de Oliveira “eco fedelissima del Supremo Magistero della Chiesa”.

Questa volta, mentre ammetteva qualche difficoltà nell’esaudire la richiesta, visti i tempi tecnici, rivelava quanto l’opera di Plinio Corrêa de Oliveira fosse apprezzata ai più alti livelli della Chiesa. Ecco qualche brano della lettera:

“Abbiamo letto con il più vivo interesse quanto hanno comunicato a questa Sacra Congregazione con la cortese lettera del 19 marzo scorso, tendente a conferire maggiore irradiazione al salutare apostolato intellettuale che compie da vari decenni il dotto ed esemplare Professore della Pontificia Università Cattolica di San Paolo Prof. PLINIO CORRÊA DE OLIVEIRA.

“Da molti anni seguiamo il lavoro multiforme che, ad alto livello, compie questo professore laico, che può ritenersi il più alto esponente del pensiero cattolico e il più fedele difensore della Tradizione Cattolica e del Magistero della Chiesa tra gli intellettuali laici della nobile Nazione Brasiliana. La proposta delle LL.EE.RR.me è pertanto da noi accolta con cordiale simpatia”.