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Zagabria: Cento anni di Fatima

 

Davanti a un attento auditorio di quasi duecento persone, si è realizzato a Zagabria il convegno “Cento anni delle apparizioni di Fatima: tragedia o speranza?”. Organizzato dalla Fondazione Vigilare, consorella croata delle TFP, e dall’Istituto Mariano croato della Facoltà teologica cattolica dell’Università di Zagabria, l’evento ha avuto luogo nell’auditorio dell’Istituto Pastorale, annesso alla Curia diocesana. Una statua della Madonna di Fatima, portata a spalla da un gruppo di giovani volontari di Vigilare, ha presieduto la sessione, aperta da canti mariani eseguiti dal coro della Cattedrale.

Presentato da Vice Batarelo, presidente di Vigilare, ha aperto i lavori S.E. Mons. Walter Zupan, vescovo emerito di Krk. “Non pensate che il messaggio di Fatima sia una cosa del passato – ha esordito il presule – finché non avvenga il trionfo del Cuore Immacolato di Maria la profezia non può essere considerata compiuta”. Ha quindi preso la parola Fr. Ivan Karlić, direttore dell’Istituto Mariano. Con solida base teologica, il religioso francescano ha spiegato un punto centrale del messaggio di Fatima: la visione dell’inferno.

Il salesiano don Damir Stojic, animatore di gruppi giovanili e parroco a Zagabria, ha toccato un tema di grande attualità: “Sono già finiti gli errori della Russia?”. La risposta è, ovviamente, no. Al comunismo sovietico è subentrata la rivoluzione culturale, che fa tante o più stragi del bolscevismo. Una realtà che egli deve affrontare ogni giorni, specie con i giovani.

Citando estesamente Papa Benedetto XVI, Suor Nela Gaspar, docente di teologia dogmatica alla Facoltà teologica, ha dimostrato come siamo nel bel mezzo del compimento della profezia della Madonna.

L’intervento principale è stato affidato a Julio Loredo, presidente della TFP italiana. Dopo aver spiegato il senso teologico di una apparizione della Madonna – una rivelazione privata a carattere profetico – Loredo è entrato nell’analisi del messaggio della Madonna, con speciale enfasi nel segreto: un messaggio di avvertimento per i peccati dell’umanità seguito da un richiamo alla conversione. Alla luce del messaggio stesso, la conversione richiesta dalla Madonna assume un carattere concreto: “Oltre il suo significato generico, valido per tutti i popoli in tutti i tempi della storia, la conversione a cui la Nostra Signora di Fatima chiama l’umanità assume oggi un carattere molto specifico: la conversione delle anime individuali, rifiutando lo spirito rivoluzionario dell’egualitarismo e del liberalismo; e la conversione della società, rifiutando il processo rivoluzionario e avanzando, invece, verso il ripristino della civiltà cristiana”.