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Voglia di Medioevo

“Esiste nel mondo moderno un luogo dove Lei può provare tutta l’avventura e il fascino del Medioevo. Si lasci trasportare indietro, fino a un tempo in cui la cavalleria esisteva ancora...”


No, non si tratta dell’esordio di un conto di fatte dei vecchi tempi, ma dell’invito a cena rivolto agli ospiti di uno dei ristoranti Medieval Times che si stanno moltiplicando negli Stati Uniti. Con dieci esercizi già aperti in altrettanti stati, Medieval Times si afferma come un grande successo.


Ambientati all’interno di fedeli riproduzioni di fortezze medievali, i ristoranti offrono ai commensali, oltre ai piatti forti della cucina antica, un brioso spettacolo di cavalleria, con giostre e combattimenti autentici. Cavalcando puro sangue andalusi, i cavalieri rompono lance al suono di trombe, salvo poi continuare il combattimento a piedi, brandendo grosse spade da due mani. Alla fine, il “Signor feudale” incorona il vincitore, che può quindi scegliere la sua “dama” fra le giovani commensali.


“Viaggia attraverso le nebbie del tempo fino a un’età dimenticata, fatta di devozione, coraggio e amore. Vieni al Medieval Times Dinner & Tournament – leggiamo sulla homepage – Immagina lo spettacolo e l’eccitazione d’essere ospiti di una Regina d’altri tempi. Questo è esattamente ciò che vivrai nel più famoso ristorante con spettacolo degli Stati Uniti”.


Medieval Times non è l’unico sintomo della sete di medioevo che si sta diffondendo negli Stati Uniti. Allo scopo di insegnare alle nuove generazioni la cultura e le usanze medievali, nel 1966 si è creata la Society for Creative Anachronism. Oggi, conta più di trentamila membri. La società promuove incontri periodici nei quali i partecipanti assumono un’identità medievale, dovendo vivere come a quei tempi: con gli stessi vestiti, le stesse regole di cortesia e, soprattutto, con la stessa mentalità. Tali incontri comprendono attività educative, come lezioni e workshop, e attività sportive come giostre a cavallo, lotte con la spada e via dicendo. Alla fine un banchetto di Corte chiude l’occasione. Si cerca la fedeltà ai modelli storici.


Parallelamente, si stanno diffondendo i combattimenti medievali sportivi. Si tratta di una moda arrivata dall’Europa centrale che ha gettato radici in questo Paese. Bardati con armature del tutto identiche a quelle tardo-medievali, i cavalieri si affrontano nelle varie discipline: a cavallo con la lancia, a piedi con la spada da due mani, oppure con spada e scudo e via dicendo. I combattimenti sono veri, i colpi sono duri e cercano di buttare giù l’avversario, stordendolo. Regole stringenti e imbottiture di ultima generazione impediscono di farsi troppo male. Le squadre americane ormai competono con le loro simili in Europa, spesso riportando a casa gli allori della vittoria.


“Roba da Hollywood...” dirà qualcuno con far sdegnoso. Non è così semplice. Senza negare che in talune manifestazioni vi possa essere una venatura cinematografica, il fatto è che la cultura Hollywood/ Silicon Valley rappresenta l’esatto opposto della mentalità conservatrice/tradizionalista alla base della rinascita medievale. Si tratta di due Americhe chiaramente contrapposte. Semmai, per motivi finanziari, Hollywood prova a cavalcare l’onda, proponendo film e serie Tv medievaleggianti di gran successo – che spesso di medievale hanno solo l’esteriorità –come Braveheart, Signore degli Anelli, Kingdom of Heaven, Excalibur, A Knight’s Tale o Game of Thrones. L’enorme successo di questi film dimostra la profonda voglia di medioevo che esiste nell’opinione pubblica americana, senza parlare dell’infinità di videogiochi ambientati nel Medioevo o, comunque, contenenti elementi medievali.


La voglia di Medioevo negli Stati Uniti affonda radici anche nel mondo accademico. Si moltiplicano, infatti, le facoltà di studi medievali, con la conseguente produzione di saggi e libri sull’argomento. Il tutto sulla scia della rivalutazione del Medioevo fatta nel secolo scorso da storici europei come Jacques Le Goff, Régine Pernoud, Marc Bloch e altri. Col titolo «Medievalism. A Manifesto», nel 2017 fu pubblicato un interessante libro di Richard Utz che fa il punto della situazione degli studi medievali.


Cosa porta un numero crescente di americani a fare questa sorta di full immersion nella cultura guerriera del Medioevo? Da dove nasce questa appetenza per qualcosa di diametralmente opposto alla way of life hollywoodiana? È un problema di cui possono e devono discutere gli analisti. Diciamo gli analisti imparziali, ossia quelli non abbagliati dai miti anti-americani.