Campagna della TFP francese
Giù le mani da Notre Dame!
All’indomani dell’incendio che nel 2019 distrusse la cattedrale di Notre-Dame, furono presentati diversi progetti di ricostruzione, alcuni dei quali decisamente rivoluzionari, che avrebbero sfigurato irrimediabilmente il più famoso monumento gotico del mondo. Dopo una polemica che coinvolse il mondo religioso, culturale e politico francese, e contro il voler della Curia di Parigi, che voleva invece innovare, si era deciso di restaurare l’edificio “à l’identique”. Con grande sollievo dei francesi.
A sorpresa, però, e senza tener conto dell’opinione degli specialisti, la Curia ha proposto un piano per rifare ex novo l’interno della Basilica, trasformandolo in una sorta di sala d’attesa di aeroporto.
Unendosi alle voci che, da ogni parte della Francia, si stanno alzando per protestare contro questo sacrilegio, l’associazione Avenir de la Culture, consorella delle TFP, ha lanciato un Appello a mons. Georges Pontier, Amministratore apostolico di Parigi.
L’Associazione Tradizione Famiglia Proprietà è lieta di sommarsi all’iniziativa, invitando i propri amici e collaboratori a sottoscrivere e diffondere l’Appello, che troverete nella prossima pagina, oppure sul nostro sito www.atfp.it.
Eccellenza Reverendissima,
È con enorme stupore che abbiamo saputo del progetto di modernizzazione della cattedrale di Notre-Dame. Gli specialisti che hanno potuto esaminarlo avvertono che la basilica potrebbe assumere l’orribile aspetto di un aeroporto, o addirittura di un parcheggio. Secondo un noto quotidiano britannico, la più famosa delle cattedrali francesi potrebbe diventare “una Disneyland politicamente corretta”. È perfino prevista la collaborazione di artisti noti per le loro opere esoteriche ed erotiche.
Un manifesto firmato da un centinaio di intellettuali, tra cui Didier Rykner e Alain Finkielkraut, non lesina parole: “Ciò che il fuoco ha risparmiato, la diocesi vuole distruggere”.
Notre-Dame fu costruita in un’epoca in cui la “filosofia del Vangelo governava gli Stati”, come ebbe a scrivere papa Leone XIII. La sua architettura è come una nave che conduce le anime in Paradiso. Ciascuna delle sue vetrate, ciascuna delle sue statue e delle sue pietre è consacrata alla gloria di Dio. L’arte sviluppata dai contemporanei di San Luigi parla non solo all’intelletto, ma anche all’anima. La Regina delle Cattedrali è un gioiello di bellezza.
Oggi l’armonia e la sacralità di Notre-Dame sono minacciate da chi, invece, dovrebbe custodirle: la Diocesi di Parigi. Ahimè, questa non è del tutto una sorpresa... “Il clero francese negli anni ‘60 ha interpretato il Concilio Vaticano II attuando un vandalismo mai visto dopo la Rivoluzione francese in nome di un dubbio modernismo”, ha ricordato giustamente Didier Rykner, direttore del Tribune de l’Art.
Eccellenza, sarà Notre-Dame la prossima vittima di questo vandalismo rivoluzionario? Portare la “modernità” in questo edificio significherebbe contaminarlo, offendendo Colei cui la Basilica è consacrata e ne porta il nome.
Vi chiediamo quindi di porre fine immediatamente al progetto portato avanti dalla Diocesi. Assicurandovi il nostro profondo rispetto,
Avenir de la Culture
Parigi, 3 gennaio 2022