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Irlanda: la TFP blocca film blasfemo

Benedetta è un film anticattolico, con scene di lesbismo, sacrilegi e bestemmie. Il regista olandese Paul Verhoeven afferma che è basato su un evento storico presumibilmente accaduto in un convento toscano nel diciassettesimo secolo. Noto per i suoi film violenti ed erotici, Verhoeven è membro di un’associazione chiamata Jesus Seminar, che nega la divinità di Nostro Signore, considerato un semplice rivoluzionario.

Commenta un critico cinematografico: “[In Benedetta] Verhoeven sovverte i canoni del cristianesimo, presentando Gesù come un violento. Il culmine arriva quando le giovani protagoniste [due suore] trasformano una statua di legno della Madonna in un sex toy per darsi piacere a vicenda”. (1) Lo stesso Verhoeven dichiara a proposito: “L’omosessualità fa parte della vita. La sessualità è l’elemento più essenziale della natura”. (2) Il regista si vanta di predicare una “religione erotico-mistica”.

In Irlanda, il lancio del film era stato programmato per il 15 aprile, cioè Venerdì Santo. Ovviamente si voleva fare uno sfregio ai cattolici irlandesi, già molto provati dai vari scandali nella Chiesa.

Immediata la reazione dell’Irish Society for Christian Civilisation – TFP. Damien Murphy, portavoce della TFP, ha dichiarato: “Questo film è una frode e nient’altro che un palese attacco alla fede cattolica”. In una serie di campagne pubbliche la TFP irlandese ha distribuito un comunicato stampa di protesta. In particolare, ha tenuto un Santo Rosario di riparazione di fronte agli uffici di Dublino della IFC Films, distributore della pellicola.

Di fronte alla montante protesta, la IFC Films è stata costretta a sospendere sine die il lancio programmato.

1. Tudor Leonte, “Benedetta Review: Paul Verhoeven Fails to Deliver Meaning to Blasphemy,” comingsoon.net, July 12, 2021.

2. Brent Lang, “‘Benedetta’ Director Paul Verhoeven on Sex, His Jesus Fascination and Hollywood Puritanism,” July 7, 2021.

 

Ucraina: distribuzione di Medaglie Miracolose

Un membro della TFP italiana, Miguel Ángel Gutiérrez, si è recato in Ucraina per distribuire cinquantamila medaglie miracolose. Riproduciamo alcuni brani dell’intervista rilasciata a Javier Navascués, di InfoCatolica.

Perché avete deciso di inviare le Medaglie Miracolose?

I vescovi ucraini hanno chiesto di consacrare la Russia al Cuore Immacolato di Maria e hanno domandato al santuario di Fatima una statua della Madonna perché rimanesse nel paese. Questo ci ha dato la certezza che il dramma della guerra si combatte soprattutto nel campo spirituale. Da qui l'idea di inviare e distribuire la medaglia della Madonna che ha portato più grazie, la “Medaglia Miracolosa". Al momento ne abbiamo portate 50.000. Ne abbiamo mandate 20.000 a Kiev e 20.000 al vescovo ausiliario di Leopoli, Mons. Kava. Il resto è stato distribuito ai fedeli delle chiese di Leopoli, specialmente dove si trova la Vergine pellegrina di Fatima.

Ha avuto paura di dover andare in un paese in guerra?

Quando ho ricevuto il messaggio di un amico sacerdote, don Paulo Vyskosky, missionario OMI, che lui e la sua comunità si sarebbero fermati a Kiev per dare assistenza spirituale e caritatevole alla gente intrappolata, ho pensato che se loro avevano questo coraggio e zelo per le anime in una zona molto vicina al fronte di battaglia, a maggior ragione io dovevo armarmi di questo coraggio andando in una zona meno colpita dal conflitto.

Quali testimonianze potresti evidenziare?

I cattolici in Ucraina hanno sofferto persecuzione e martirio per decenni, la loro fede è molto profonda perché è stata forgiata nel sangue. E sapere che in altri paesi stanno pregando per loro e che questa Medaglia è il simbolo di questa unione nella preghiera, ha lasciato i loro cuori pieni di emozione.

(Intervista con Javier Navascués, InfoCatolica 5 marzo 2022)

 

Vienna: commemorazione del Beato Carlo d’Austria

Nella bella cornice del Palais Schönburg, a Vienna, la TFP austriaca ha realizzato un convegno per commemorare il centenario della morte del beato imperatore Carlo d’Austria-Ungheria. Introdotti da Mathias von Gersdorff, hanno parlato il canonico Richard von Menshengen, dell’Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote, e SAS duca Paul von Oldenburg, della TFP tedesca. È seguito un cocktail nel salone del palazzo, dove gli ospiti hanno anche potuto acquistare le opere di Plinio Corrêa de Oliveira in lingua tedesca.

 

Italia: due pellegrinaggi

Volontari della TFP italiana si sono recati in pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Loreto, in occasione della festa dell’Annunciazione, per rinnovare la loro consacrazione secondo il metodo di S. Luigi Maria Grignon da Montfort. Pochi giorni dopo, un altro gruppo si è recato al Santuario di Einsedeln, in Svizzera, uno dei centri del cattolicesimo elvetico.

 

Ecuador: diffussione della Via Crucis

In occasione della Settimana Santa, l’associazione Tradición y Acción Ecuador, consorella delle TFP, ha realizzato una serie di campagne pubbliche diffondendo la Via Crucis del prof. Plinio Corrêa de Oliveira. La campagna è stata particolarmente vivace in Guayaquil e altre città della Costa. Il Paese si trova in un vero crocevia, con un Governo nominalmente conservatore che, tuttavia, non tutela in modo adeguato i valori cristiani e tradizionali. Donde il richiamo della TFP a un risveglio spirituale che possa ridare forza alla Fede.